Prima qualche apprezzamento, imbarazzante e fuori luogo; poi vere e proprie molestie, carezze, baci, mani allungate sulle parti intime delle due donne, la nipote e la pronipote. La denuncia delle due donne, una quarantanovenne residente in un paese dell’Ovest Ticino e la figlia ventenne, hanno portato al rinvio a giudizio del nonno di 91 anni, abitante fuori provincia, per violenza sessuale. Il processo sarà celebrato a giugno.
Una storia raccapricciante, avvenuta fra le mura domestiche, che è ancor più raccapricciante se si pensa all’età dell’uomo accusato di essere l’autore di questi gravi comportamenti, avvenuti due anni fa. Nel settembre del 2022 la nipote dell’uomo era andata in caserma a raccontare una serie di episodi avvenuti nella primavera e nell’estate di quell’anno: «Io e mia figlia subiamo avance dal nonno», ha esordito. Se all’inizio erano frasi forse un po’ imbarazzanti, del tipo «Come sei bella», poi l’anziano, in qualche occasione, avrebbe anche accarezzato la pronipote ventenne e approfittato per toccarle le gambe e il seno. In maggio le avrebbe regalato 700 euro e poi palpeggiata nuovamente. Le avances, stando a quanto denunciato, si sarebbero accompagnate a frasi e apprezzamenti spesso volgari. Comportamenti analoghi anche nei confronti della nipote: nell’estate di due anni fa la donna avrebbe sorpreso il nonno spiarla in bagno. Lui l’avrebbe baciata sulla guancia mentre lei cercava di riaccompagnarlo in soggiorno. E anche successivamente, in una occasione in cui lei aiutava il nonno a vestirsi, l’anziano ne avrebbe approfittato per toccarle il fondoschiena. Inutili tutti i tentativi di opporsi e di dirgli che si trattava di comportamenti decisamente non graditi.