Atc, il presidente Songa non cambia idea e rimane al suo posto

Atc, il presidente Songa non cambia idea e rimane al suo posto. Balzato agli onori di cronaca appena prima della pandemia per aver rilasciato un’intervista nella quale si dichiarava fascista e mostrava i cimeli del ventennio conservati nel suo ufficio istituzionale, Luigi Songa, epressione di Fratelli d’Italia, nominato dalla Regione presidente dell’Agenzia territoriale per la casa, aveva fatto sollevare un polverone tra le parti politiche (anche la sua) che ne chiedevano le dimissioni, così come il governatore Cirio che, non potendolo cacciare in prima persona, lo aveva sollecitato a ripensare al suo incarico.

Durante la commissione consiliare di ieri, sul tema del credito da 16 milioni di euro che Atc vanta nei cofronti della Regione, Songa è stato “punzecchiato” in più di un’occasione dalla commissaria del Pd Emanuela Allegra circa la richiesta di dimissioni. Come era giò successo in altre sedute, il presidente non ha battuto ciglio, limitandosi a fare il quadro della situazione: «Da febbraio – ha dichiarato – stiamo dialogando con Palazzo Lascaris per fare quadrare una serie di dati che riguardano esercizi lontani nel tempo, addirittura precedenti alla fusione che ha dato origine all’attuale assetto dell’Agenzia. La Regione ha iniziato a versare alcune quote al Fondo sociale, ma i tempi si prevedono decisamente lunghi».

 

 

Ma a quanto ammontano i crediti dell’Atc nei confronti di Torino? «Al 31 dicembre scorso poco meno di 16 milioni di euro – ha illustrato il direttore Fabio Martelli su richiesta del pentastellato Mario Iacopino – quasi tutti legati a interventi di costruzione e manutenzione già eseguiti, nella sostanza soldi che abbiamo anticipato per liquidare le imprese. Si tratta di un’esposizione per cassa». Una cifra superiore a quella preventivata dagli stessi grillini, ma questo da parte della Regione. Il dem Rossano Pirovano ha, invece, chiesto quanto Atc deve introitare dal Comune di Novara. «2 milioni e 825 mila euro per le morosità, ma su questo dato si sta agendo per i piani di rientro che a oggi sono 797, con una percentuale d’incasso del 58%» la risposta.

L’emergenza covid ha bloccato tutto o quasi. A breve dovrebbero riprendere i tavoli di lavoro così come, ha assicurato la stessa Agenzia, dovrebbe essere aumentato il numero di addetti per il disbrigo delle pratiche. Ma su un’altra questione è stato puntato l’indice da parte della commissaria del Pd Sara Paladini: «In un momento in cui molte categorie si ritrovano in difficoltà nel rispettare il pagamento degli affitti e lo stesso sindaco ha chiesto ai proprietari degli immobili di abbassare i canoni, perché l’Atc, che è una struttura pubblica, non ha deciso una temporanea sospensione?».

Così Martelli: «Ci siamo adeguati a quanto fatto dalle altre due Atc, anche perché dalla Regione non sono giunte indicazioni diverse. Però abbiamo informato tutti gli assegnatari che il ritardo dei pagamenti in questo periodo non avrebbe portato all’applicazione di particolari provvedimenti».

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Luca Mattioli

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Atc, il presidente Songa non cambia idea e rimane al suo posto. Balzato agli onori di cronaca appena prima della pandemia per aver rilasciato un'intervista nella quale si dichiarava fascista e mostrava i cimeli del ventennio conservati nel suo ufficio istituzionale, Luigi Songa, epressione di Fratelli d'Italia, nominato dalla Regione presidente dell'Agenzia territoriale per la casa, aveva fatto sollevare un polverone tra le parti politiche (anche la sua) che ne chiedevano le dimissioni, così come il governatore Cirio che, non potendolo cacciare in prima persona, lo aveva sollecitato a ripensare al suo incarico.

Durante la commissione consiliare di ieri, sul tema del credito da 16 milioni di euro che Atc vanta nei cofronti della Regione, Songa è stato “punzecchiato” in più di un’occasione dalla commissaria del Pd Emanuela Allegra circa la richiesta di dimissioni. Come era giò successo in altre sedute, il presidente non ha battuto ciglio, limitandosi a fare il quadro della situazione: «Da febbraio - ha dichiarato - stiamo dialogando con Palazzo Lascaris per fare quadrare una serie di dati che riguardano esercizi lontani nel tempo, addirittura precedenti alla fusione che ha dato origine all’attuale assetto dell’Agenzia. La Regione ha iniziato a versare alcune quote al Fondo sociale, ma i tempi si prevedono decisamente lunghi».

 

 

Ma a quanto ammontano i crediti dell’Atc nei confronti di Torino? «Al 31 dicembre scorso poco meno di 16 milioni di euro - ha illustrato il direttore Fabio Martelli su richiesta del pentastellato Mario Iacopino - quasi tutti legati a interventi di costruzione e manutenzione già eseguiti, nella sostanza soldi che abbiamo anticipato per liquidare le imprese. Si tratta di un’esposizione per cassa». Una cifra superiore a quella preventivata dagli stessi grillini, ma questo da parte della Regione. Il dem Rossano Pirovano ha, invece, chiesto quanto Atc deve introitare dal Comune di Novara. «2 milioni e 825 mila euro per le morosità, ma su questo dato si sta agendo per i piani di rientro che a oggi sono 797, con una percentuale d’incasso del 58%» la risposta.

L'emergenza covid ha bloccato tutto o quasi. A breve dovrebbero riprendere i tavoli di lavoro così come, ha assicurato la stessa Agenzia, dovrebbe essere aumentato il numero di addetti per il disbrigo delle pratiche. Ma su un'altra questione è stato puntato l’indice da parte della commissaria del Pd Sara Paladini: «In un momento in cui molte categorie si ritrovano in difficoltà nel rispettare il pagamento degli affitti e lo stesso sindaco ha chiesto ai proprietari degli immobili di abbassare i canoni, perché l’Atc, che è una struttura pubblica, non ha deciso una temporanea sospensione?».

Così Martelli: «Ci siamo adeguati a quanto fatto dalle altre due Atc, anche perché dalla Regione non sono giunte indicazioni diverse. Però abbiamo informato tutti gli assegnatari che il ritardo dei pagamenti in questo periodo non avrebbe portato all’applicazione di particolari provvedimenti».

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