Si è svolto ieri pomeriggio, martedì 5 agosto, nella chiesa della frazione di Cameriano (Casalino), il funerale di Pietro Politi, scomparso improvvisamente il 2 agosto all’età di 73 anni. Professore, uomo di grande cultura e sensibilità, ha lasciato un segno profondo non solo nella sua famiglia, ma anche tra colleghi, amici e generazioni di studenti.
Laureato in Scienze Biologiche all’Università degli Studi di Messina, Politi ha insegnato per tutta la vita nelle scuole delle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola. Non era soltanto un professore: era una guida, un esempio di rigore, dedizione e rispetto per il sapere. Per i suoi alunni, le lezioni erano molto più che contenuti da memorizzare: erano inviti alla curiosità, alla serietà nell’impegno, alla fiducia nella scienza e nei suoi valori.
A ricordarlo con commozione e gratitudine sono la moglie Rosalba Labrini, a sua volta stimata insegnante a Novara, i figli Lorena e Massimiliano con Raffaela, la sorella Antonia, i parenti e i tanti amici che ne hanno condiviso il cammino umano e professionale.
«È con un misto di profondo dolore e ancora incredulità che noi familiari – ha scritto Lorena, la secondogenita – comunichiamo la sconvolgente dipartita del nostro caro Pietro Politi. Marito devoto e padre amorevole, ha dedicato tutta la sua vita alla crescita delle nuove generazioni. Per molti è stato un maestro, per noi resterà per sempre una guida».
In occasione delle esequie, la famiglia ha espresso il desiderio che, in alternativa ai fiori, chi lo desidera possa compiere un gesto di solidarietà, sostenendo una fondazione o un istituto dedicato alla ricerca scientifica, con particolare attenzione allo studio delle malattie rare. Un modo per onorare l’eredità intellettuale e morale di un uomo che ha creduto profondamente nella scienza come strumento al servizio dell’umanità.