Abbattere il ponte sul Terdoppio? Ipotesi ormai concreta

L'hanno detto sindaco e assessore durante la commissione di ieri sul cavalcavia Aprile. Prese in considerazioni le proposte della minoranza sulla gratuità di bus, treni e caselli autostradali

«Quali soluzioni avete individuato come alternative al traffico che i cittadini devono subire? Non si può andare avanti così». Durante la commissione di ieri, 17 ottobre, sulla situazione del cavalcavia 25 Aprile, i consiglieri di minoranza hanno più volte rivolto questa domanda al sindaco e all’assessore ai Lavori Pubblici, i quali hanno chiarito un punto fondamentale, già preannunciato la scorsa settimana: «Con ogni probabilità il ponte del Terdoppio dovrà essere ricostruito da zero. Costa meno abbatterlo e rifarlo nuovo che ristrutturarlo». Nella giornata di domenica i tecnici hanno provveduto a eseguire i rilievi; il Comune è in attesa dei risultati, manca solo l’ufficialità sul destino del ponte. Cosa che creerà inevitabilmente ancora più disagio nella zona Est della città, sia in entrata che in uscita in modo particolare nelle ore di punta: per chi proviene da Trecate o da Galliate il tempo di percorrenza in città è anche di un’ora e mezza.

L’unica buona notizia è che «sabato 22 ottobre dovrebbero terminare i lavori in tangenziale – ha aggiunto il sindaco -. Certamente non una soluzione al problema contingente, ma al momento è l’unica via alternativa».

Sul cavalcavia 25 Aprile, invece, il primo cittadino è stato categorico: «Non apriamo i ponti che non sono in sicurezza: cercheremo di fare il possibile affinché il cavalcavia possa essere di nuovo percorribile in pochi mesi. Non ce la faremo per Natale, ma se non ci saranno particolari problemi, in pochi mesi riapriremo – ha sottolineato più volte -. Purtroppo i cittadini dovranno sopportare i disagi per il tempo necessario».

Per quanto riguarda i suggerimenti arrivati la scorsa settimana dai consiglieri di opposizione, Canelli ha specificato: «Sui bus gratuiti bisogna capire i costi, il problema è che chi arriva in città vuole l’auto a disposizione. La gratuità dei caselli autostradali non è facile da accordare con Anas. In entrambi i casi il Comune si impegnerà che cercare di portare avanti queste proposte».

«Una soluzione adottata la scorsa estate da Castelletto Ticino e Sesto Calende durante la chiusura del ponte del Ticino, anche coinvolgendo le Ferrovie» ha aggiunto il consigliere del Pd, Rossano Pirovano.

Il capogruppo dei Cinquestelle, Mario Iacopino, ha invece suggerito: «Con la chiusura del 25 Aprile e del Terdoppio e i lavori sul Porta Milano, perché non chiedere alla Regione lo stato di emergenza in modo da ricevere contributi da destinare a soluzioni alternative alla viabilità?».

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Cecilia Colli

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Abbattere il ponte sul Terdoppio? Ipotesi ormai concreta

L’hanno detto sindaco e assessore durante la commissione di ieri sul cavalcavia Aprile. Prese in considerazioni le proposte della minoranza sulla gratuità di bus, treni e caselli autostradali

«Quali soluzioni avete individuato come alternative al traffico che i cittadini devono subire? Non si può andare avanti così». Durante la commissione di ieri, 17 ottobre, sulla situazione del cavalcavia 25 Aprile, i consiglieri di minoranza hanno più volte rivolto questa domanda al sindaco e all’assessore ai Lavori Pubblici, i quali hanno chiarito un punto fondamentale, già preannunciato la scorsa settimana: «Con ogni probabilità il ponte del Terdoppio dovrà essere ricostruito da zero. Costa meno abbatterlo e rifarlo nuovo che ristrutturarlo». Nella giornata di domenica i tecnici hanno provveduto a eseguire i rilievi; il Comune è in attesa dei risultati, manca solo l’ufficialità sul destino del ponte. Cosa che creerà inevitabilmente ancora più disagio nella zona Est della città, sia in entrata che in uscita in modo particolare nelle ore di punta: per chi proviene da Trecate o da Galliate il tempo di percorrenza in città è anche di un’ora e mezza.

L’unica buona notizia è che «sabato 22 ottobre dovrebbero terminare i lavori in tangenziale – ha aggiunto il sindaco -. Certamente non una soluzione al problema contingente, ma al momento è l’unica via alternativa».

Sul cavalcavia 25 Aprile, invece, il primo cittadino è stato categorico: «Non apriamo i ponti che non sono in sicurezza: cercheremo di fare il possibile affinché il cavalcavia possa essere di nuovo percorribile in pochi mesi. Non ce la faremo per Natale, ma se non ci saranno particolari problemi, in pochi mesi riapriremo – ha sottolineato più volte -. Purtroppo i cittadini dovranno sopportare i disagi per il tempo necessario».

Per quanto riguarda i suggerimenti arrivati la scorsa settimana dai consiglieri di opposizione, Canelli ha specificato: «Sui bus gratuiti bisogna capire i costi, il problema è che chi arriva in città vuole l’auto a disposizione. La gratuità dei caselli autostradali non è facile da accordare con Anas. In entrambi i casi il Comune si impegnerà che cercare di portare avanti queste proposte».

«Una soluzione adottata la scorsa estate da Castelletto Ticino e Sesto Calende durante la chiusura del ponte del Ticino, anche coinvolgendo le Ferrovie» ha aggiunto il consigliere del Pd, Rossano Pirovano.

Il capogruppo dei Cinquestelle, Mario Iacopino, ha invece suggerito: «Con la chiusura del 25 Aprile e del Terdoppio e i lavori sul Porta Milano, perché non chiedere alla Regione lo stato di emergenza in modo da ricevere contributi da destinare a soluzioni alternative alla viabilità?».

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