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Vaccini, Coop: «Punti vendita a disposizione per la campagna, ma dare priorità ai dipendenti»

Coop interviene nel rilancio della campagna vaccinale e in una lettera indirizzata da Marco Pedroni Presidente Coop Italia e Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) al Ministro della Salute Roberto Speranza e al generale Francesco Paolo Figliuolo commissario straordinario per l’emergenza Covid 19 offre la disponibilità dei suoi spazi e ribadisce la necessità di inserire anche i propri dipendenti fra le categorie da considerare prioritarie per la vaccinazione. “In particolare –si legge nella lettera- per un più rapido successo della campagna vaccinale Coop è disponibile a mettere a disposizione i suoi oltre 1.100 punti di vendita, di cui molti di grandi dimensioni, con ampi parcheggi e baricentrici rispetto agli insediamenti urbani, tutti dotati di servizi idonei e abituati a rispettare stringenti criteri di sicurezza.

Contemporaneamente, – ultimata la prima fase mirata alla tutela degli operatori sanitari, forze pubbliche e soggetti fragili – ribadiamo l’importanza di assicurare al nostro personale, e in senso più ampio ai lavoratori del commercio alimentare, una priorità di vaccinazione; si tratta della tutela di attività che garantiscono un servizio essenziale al pubblico fin dall’inizio della pandemia. Pur in condizioni di assoluta sicurezza, i 55mila dipendenti di Coop incontrano ogni settimana non meno di 10 milioni di soci e clienti, con un rapporto che non ha eguali nelle altre categorie professionali. La vaccinazione del personale permetterà non solo di rafforzare ulteriormente la sicurezza della rete di vendita, ma garantirà maggiore tranquillità ai cittadini e favorirà quella ripresa dei consumi fondamentale per il rilancio economico del Paese”.

Sul tema interviene anche l’Unione piccoli comuni montani: «Accolgo con favore la decisione del Governo con il Ministro Speranza e del Commissario Figliuolo di inserire nel Piano Vaccini dei punti di somministrazione mobili per raggiungere i piccoli Comuni nelle aree montane – commenta il presidente Marco Bussone – Uncem ha proposto i camper per la campagna vaccinale il 13 dicembre 2020. Mentre tutti parlavano di primule, litigando sulla bontà dei punti nelle piazze delle città, Uncem lanciava una idea che oggi trova sostanza. Ne siamo contenti perché le unità mobili, i camper, possono raggiungere tutti i Comuni montani e in particolare le persone più fragili, anziani e disabili che avrebbero più difficoltà a spostarsi. Così diamo efficacia ai livelli essenziali delle prestazioni, non creando sperequazioni tra chi ha il punto vaccinale sotto casa e chi no. Lo Stato risponde al diritto di cittadinanza fondamentale, quello dell salute. Le unità mobili possono collegare il Paese e anche grazie ai vaccini, renderlo più coeso».

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