Fontaneto d'Agogna

«Una delle 62 vittime di violenza è stata la mia bellissima mamma. Donne: vi chiedo di amarvi»

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«Ho qualcosa da condividere con voi. Ho deciso di farlo visto che si è scelto di dedicare questa giornata a sensibilizzare la popolazione sulla violenza contro le donne, anche se è una denuncia che si dovrebbe fare ogni giorno. Questa situazione deve finire».

Beatrice Martelli si è rivolta a tutte le donne d’Italia e del mondo proprio il 25 Novembre, tramite il suo profilo Instagram. Beatrice Martelli è la figlia di Paola Malavasi, la 57 novarese uccisa lo scorso 14 giugno 2020 da Sergio Guerzoni, il suo ex compagno.

«Parlo perché una delle 62 vittime di femminicidio in Italia  quest’anno è stata mia mamma, la mia bellissima e amorevole mamma, che è stata uccisa dal suo ex compagno perché aveva deciso di liberarsi da quel mostro e darsi una nuova occasione per re iniziare a vivere, ma non le è stato permesso, – ha detto Beatrice nel video – voglio fare questa denuncia perché nessuno della nostra famiglia, amici o conoscenti, si sarebbe mai immaginato un orrore del genere e invece è capitato, quindi è bene che qualsiasi donna e qualsiasi uomo ascolti le mie parole».

Un messaggio forte, che è stato condiviso sul suo profilo Instagram anche da Chiara Ferragni. «Voglio chiedere alle mamme e alle donne di tutta Italia e di tutto il mondo  di amarsi, di non sottovalutarsi mai, di rispettarsi,  di mettersi sempre al primo posto. Siamo tutte diverse, ma in verità così simili e belle, non valiamo meno di un uomo e loro non si devono permettere di farcelo credere. E’ da lì che inizia la violenza, non siamo sbagliate, non dobbiamo giustificare, non abbiate paura di chiedere aiuto perché non c’è nulla di vergognoso nel farlo, anzi è uno degli atti di maggior coraggio. Ripetetevi ogni giorno quanto valete e condividete parole belle e di amore tra  amici, figli, colleghi, compagni. Il cambiamento parte da noi e può risparmiare tanta sofferenza. Questo messaggio non è solo per le donne, è volto a educare entrambi i sessi, è doveroso sensibilizzare la popolazione in modo che situazioni del genere non capitino più, tutti abbiamo un valore e questo va rispettato».

 

 

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