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Un San Gaudenzio in tempo di Covid, cercando di rispettare tradizione e devozione

Una Patronale di San Gaudenzio molto particolare quella di quest’anno, per il perdurare dell’emergenza sanitaria e delle conseguenti limitazioni. Il programma civile e religioso è stato presentato questa mattina, venerdì 15 gennaio, in municipio dal sindaco Alessandro Canelli e da don Renzo Cozzi, il parroco delle Parrocchie Unite del centro che da poco ha sostituito don Natale Allegra. Un anno particolare, ha subito sottolineato il primo cittadino: «Ci sono delle norme da rispettare oltre alla prudenza legata alla particolare situazione epidemiologica che non ci consente di realizzare alcune manifestazioni. Però, nel limite del possibile, abbiamo voluto preservare una certa tradizione». Un programma religioso, ha evidenziato don Cozzi, «che viaggia su due binari. Quello legato alla tradizione e alla devozione che i novaresi hanno per San Gaudenzio e quello delle norme. Da qui si sono fatte delle scelte per garantire entrambi».

 

 

La prima “dolorosa” ma necessaria novità è rappresentata dalla non effettuazione del “corteo del fiore”, così come sarà forzatamente limitato l’accesso alla Basilica la mattina di venerdì 22 gennaio in occasione della solenne funzione eucaristica presieduta dal vescovo. A questo evento tanto atteso potranno accedere unicamente 200 persone. Come “sceglierle”? Prima di tutto le “autorità”, ha voluto precisare Canelli, «è stato “prosciugato”, per dare più spazio possibile ai cittadini». Fedeli per i quali saranno riservati 90 posti».

Una precisazione: con lo scopo di evitare possibili assembramenti in occasione della salita allo Scurolo in questa occasione l’urna del patrono sarà collocata con qualche giorno d’anticipo nei pressi dell’altare di Sant’Adalgiso, «dove sarà realizzato un apposito percorso per i fedeli». La cerimonia dell’apertura dello Scurolo si svolgerà alla vigilia, giovedì 21 alle 16, in occasione della tradizionale preghiera dei Vespri. L’ingresso in Basilica sarà contingentato ma non occorrerà nessun “pass” come per la mattina del 22, dove una sorta di “accredito” sarà gratuito per i fedeli, che potranno ritirarlo mercoledì 20 alle 17 in Basilica. Chiaramente per i cittadini il numero disponibile sarà di 90; fin da ora raccomandiamo chi ne sarà sprovvisto di evitare di presentarsi in Basilica la mattina del 22. Limitata all’essenziale anche l’“offerta del fiore”, con il lampadario che sarà già abbassato, così come successivamente sarà regolamentato il pellegrinaggio all’urna del Santo». Per le celebrazioni delle giornate successive, dove interverranno anche l’arcivescovo di Vercelli e i vescovi di Ivrea e Biella, l’accesso alla Basilica sarà di 150 persone. In ogni caso la solenne funzione eucaristica di San Gaudenzio sarà trasmessa in streaming sul canale di A-Novara.


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Luca Mattioli

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