Casaleggio

Sun, più multe ai “furbetti” e apre il distributore

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La Sun conta di chiudere il bilancio 2019 in equilibrio e il suo amministratore unico Gaetanino D’Aurea annuncia investimenti utili anche a migliorare l’ambiente (dai nuovi autobus ecologici ai lavori alla sede con copertura in pannelli fotovoltaici) e una nuova efficace azione di contrasto con più multe ai “furbetti” che non pagano il biglietto. Inoltre annuncia l’apertura al pubblico, da febbraio, dell’atteso distributore di carburanti in via Generali (nella foto i lavori in corso).

È il quadro emerso dalla relazione tracciata ieri sera in Commissione consiliare. Al centro i lavori di ristrutturazione della sede di via Generali. «Ci siamo mossi in un’ottica di sicurezza aziendale – ha spiegato D’Aurea – secondo quanto dettato da Spresal e Vigili del Fuoco, intervenendo anzitutto per il deposito segnato da infiltrazioni e sugli oltre 3000 metri quadri di copertura in amianto da bonificare». Sono così partiti i lavori, che dal tetto dell’officina si estenderanno a dare una copertura con 2800 metri quadri di pannelli fotovoltaici. «Autoprodurremo con il solare 500mila chilowattora all’anno di energia pulita, utile anche alla ricarica dei bus elettrici e che rappresenta un abbattimento di 251mila chili di anidride carbonica all’anno».

 

 

Nell’ambito di questi lavori c’è il distributore di carburanti. «Con una spesa di 700mila euro abbiamo rifatto l’impianto per il metano» che consentirà anche di ridurre i tempi di lavoro del personale rispetto a quello vecchio e obsoleto. Quindi l’annuncio: «Pensiamo che a fine febbraio potremo aprile il distributore multicarburanti per dare un servizio anche ai cittadini». Verrà inoltre rifatta l’illuminazione, con lampade led in tutta l’azienda, riqualificata anche dalla nuova caldaia con consumi abbattuti.

A questo si aggiunge l’acquisto «di 7 nuovi autobus a metano, investendo 800mila euro e altrettanti li metterà l’Agenzia per la mobilità. Così abbiamo sostituito 7 mezzi a gasolio sotto la classe Euro3».

È un quadro di investimenti che conferma, per D’Aurea, «la vocazione ecologica dell’azienda, oggi in Piemonte quella con più mezzi a basso impatto ambientale: il 67% dei nostri bus è a metano o elettrico». La Sun è consapevole che «la manutenzione di questi mezzi è più onerosa, ma è la sfida che abbiamo voluto accogliere e gli investimenti sono fatti senza gravare sull’equilibrio della società».

Dal punto di vista finanziario i conti del 2019 sono in ordine: «La semestrale è risultata in equilibrio e confidiamo in una chiusura sostanzialmente in equilibrio». Ciò nonostante «il 2019 sia stato un anno particolarmente complicato a causa della viabilità modificata dalla chiusura del cavalcavia di Corso Milano, che ha costretto l’azienda a fare i salti mortali per garantire l’esercizio». D’Aurea ha spiegato che si è arrivati a registrare ritardi di 15 o 20 minuti, con la necessità di bissare molte corse e aggiungere personale, con problemi per i turni prolungati. «A questo si aggiunga a livello nazionale il taglio di contributi sugli oneri di malattia, e l’aumento dei costi per carburante e assicurazioni».

L’anno appena concluso ha però visto mettere in campo una nuova azione contro l’evasione tariffaria. Da un lato la riduzione delle sanzioni a 30 euro per chi la paga subito a bordo del mezzo (o 40 a chi paga entro una settimana), dall’altro «in via sperimentale per sei mesi il progetto con un’azienda leader nel contrasto dell’evasione tariffaria che prevede sei verificatori in borghese sui bus e che ha già dato ottimi risultati». Se, infatti, multe ridotte hanno innalzato il pagamento delle stesse dal 20% al 50%, la presenza dei verificatori ha portato in ottobre a 1800 sanzioni in un mese, lo stesso numero di quelle comminate in tutto il 2018.

Al termine dalla relazione Sara Paladini, Pd, ha osservato: «Tutto questo è stato possibile perché l’azienda è in salute grazie al percorso avviato nel recente passato».

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

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