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Rifiuti abbandonati a Novara, il 75% accumulato in tre quartieri

Rifiuti abbandonati a Novara, il 75% accumulato in tre quartieri. Sant’Agabio, Rizzottaglia e Sant’Andrea sono le zone che novaresi e non considerano discariche a cielo aperto senza curarsi dei ritiri organizzati e delle isole ecologiche presenti in città.

Su 1.350 recuperi di rifiuti abbandonati a partire dal primo gennaio, Assa ne ha effettuati 1.022 proprio nei tre quartieri e per la precisione 514 a Sant’Agabio, 306 nel quartiere Sud e 202 nel Nord Est, il resto è sparso per la città.

 

 

«E’ un grande problema quello dei rifiuti abbandonati, – spiega il presidente Assa Yari Negri – contando i due mesi di reclusione possiamo dire che non ci sia una grande diminuzione del fenomeno, i dati di Assa ci parlano di un 2019 che ha visto 2.569 abbandoni, mentre riportano un parziale al 17 luglio 2020 pari a 1.350 abbandoni.Questo significa una diminuzione proporzionale di 148 abbandoni in meno rispetto all’anno scorso, ma non è sufficienti per un territorio come quello novarese. Ci sono zone dove passiamo anche senza segnalazione, per esempio Sant’Agabio: un mezzo fa il giro circa ogni due giorni e trova sempre qualcosa da raccogliere. E’ difficile poter pensare anche a telecamere perché le vie sono lunghe e le persone depositerebbero i loro rifiuti da un’altra parte per non essere filmati».

Per esempio in via Bini angolo via Concia dal primo gennaio 2020 Assa ha effettuato 13 recuperi di abbandoni, il penultimo realizzato il 14 luglio. Già, perché qualcuno ha abbandonato di nuovo: «Qualcuno ha depositato il materiale di nuovo il 20 luglio e l’intervento, l’ultimo per ora, è datato 21/22 luglio. Purtroppo la fattispecie dei rifiuti abbandonati ci ha obbligati ad attivare determinate procedure per il loro trasporto e smaltimento: si tratta infatti di rifiuti speciali che non possono essere smaltiti direttamente da Assa ed è quindi necessario trovare un impianto per il loro conferimento e smaltimento».

Il presidente spiega che ci sono due tipologie di persone che compiono questi atti: «Il privato e incivile, mi si passi questo termine e chi per motivi vari non vuole utilizzare i nostri servizi o affrontare spese, – dice – in questo caso non ci parla solo di inciviltà, ma di atti borderline». I numerosi mobili, materassi, rete di letti fanno pensare a persone che svuotano cantine e poi lasciano ciò che loro non serve. Il servizio di raccolta ingombranti su prenotazione è tanto richiesto: «Lo scorso anno abbiamo realizzato 11.207 servizi, quest’anno, a luglio, sono 6.469.E’ sufficiente telefonare al Numero Verde 800231456 oppure allo 032148381 oppure mandare una mail a assa@assa.it, per prenotare il servizio. Per tutti i privati cittadini che pagano la Tari a Novara vi è poi l’altra possibilità, sempre gratuita, per conferire rifiuti ingombranti e di altra tipologia alle due isole ecologiche della città, quella in via Sforzesca aperta dal lunedì al sabato con orario continuato dalle 9 alle 15, e quella in via Delle Rosette, aperta da martedì a venerdì dalle 12 alle 18, il sabato dalle 10 alle 18 e la domenica dalle 8.30 alle 12.30».

Per contrastare questo fenomeno inoltre proprio ieri, mercoledì 22 luglio, è stata ufficializzata la convenzione fra le Gev, le guardie ecologiche volontarie della Provincia, la polizia locale della città e Assa. Si creerà così una task force di controlli più serrate dove protagonisti saranno proprio anche i volontari. I volontari avranno ruolo di sentinelle, oltre a controllare avranno anche la facoltà di sanzionare le persone.

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Elena Mittino

Elena Mittino

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