Micronidi e baby parking: «Ci serve un aiuto»

«In queste giornate stiamo raccogliendo le forti preoccupazioni da parte delle titolari dei centri per l’infanzia, a causa del prolungarsi del periodo di emergenza e di conseguente inattività – dice Elio Medina, direttore CNA Piemonte Nord – per i problemi economici che queste piccole imprese stanno affrontando. Micronidi e baby parking, dove vengono erogati servizi educativi e di assistenza alle famiglie, con senso di responsabilità e attenzione all’obiettivo primario di salvaguardare la salute dei piccoli ospiti, stanno osservando scrupolosamente l’obbligo di chiusura, con grandi e immediati problemi. Da una parte, infatti, stanno registrando mancati incassi delle rette da parte delle famiglie a causa dell’interruzione del servizio, dall’altra devono rispettare l’obbligo di mantenere la retribuzione al personale dipendente e a rispettare le scadenze di pagamento di affitto, rate per finanziamenti, imposte».

 

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Si tratta di oltre duecento strutture, nelle province di Novara, Vercelli e Vco, che non hanno copertura di ammortizzatori sociali di sostegno al reddito per il personale dipendente, svolgono una funzione educativa e sociale fondamentale per andare incontro alle esigenze delle famiglie e colmare dei servizi dove le strutture pubbliche sono assenti o non riescono a coprire tutte le richieste.

«Per loro chiediamo l’attenzione dei parlamentari e dei consiglieri regionali eletti nelle province di Novara, Vercelli, VCO, dei sindaci dei nostri Comuni – dice Donato Telesca, presidente Cna Piemonte Nord –  perché sostengano le loro richieste per avere interventi di sostegno per il mancato incasso delle rette e ammortizzatori sociali per i propri dipendenti, per superare questo momento difficile perché, al termine di questa emergenza, possano riaprire le loro attività».

 

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Micronidi e baby parking: «Ci serve un aiuto»

«In queste giornate stiamo raccogliendo le forti preoccupazioni da parte delle titolari dei centri per l’infanzia, a causa del prolungarsi del periodo di emergenza e di conseguente inattività – dice Elio Medina, direttore CNA Piemonte Nord - per i problemi economici che queste piccole imprese stanno affrontando. Micronidi e baby parking, dove vengono erogati servizi educativi e di assistenza alle famiglie, con senso di responsabilità e attenzione all’obiettivo primario di salvaguardare la salute dei piccoli ospiti, stanno osservando scrupolosamente l’obbligo di chiusura, con grandi e immediati problemi. Da una parte, infatti, stanno registrando mancati incassi delle rette da parte delle famiglie a causa dell’interruzione del servizio, dall’altra devono rispettare l’obbligo di mantenere la retribuzione al personale dipendente e a rispettare le scadenze di pagamento di affitto, rate per finanziamenti, imposte».

 

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Si tratta di oltre duecento strutture, nelle province di Novara, Vercelli e Vco, che non hanno copertura di ammortizzatori sociali di sostegno al reddito per il personale dipendente, svolgono una funzione educativa e sociale fondamentale per andare incontro alle esigenze delle famiglie e colmare dei servizi dove le strutture pubbliche sono assenti o non riescono a coprire tutte le richieste.

«Per loro chiediamo l’attenzione dei parlamentari e dei consiglieri regionali eletti nelle province di Novara, Vercelli, VCO, dei sindaci dei nostri Comuni – dice Donato Telesca, presidente Cna Piemonte Nord -  perché sostengano le loro richieste per avere interventi di sostegno per il mancato incasso delle rette e ammortizzatori sociali per i propri dipendenti, per superare questo momento difficile perché, al termine di questa emergenza, possano riaprire le loro attività».