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Lego Service, il “no” dei dipendenti all’accordo. E scattano i licenziamenti

I lavoratori di Lego Service riuniti ieri (venerdì) in assemblea hanno bocciano l’ipotesi di accordo avanzata dalla proprietà e presentata ieri dai sindacati e, a meno di ripensamenti, a fine mese l’azienda chiude i battenti, come già annunciato, ma per tutti  i 37 dipendenti scatterà il licenziamento.

 

 

«Abbiamo chiesto all’azienda il ritiro delle 37 lettere di licenziamento – dice Enea Canaj della Cisl grafici – e la cassa straordinaria per un anno a fronte di un trasferimento di un ramo d’azienda a Leinì, dove era prevista l’assunzione di un 30% degli addetti novaresi, più o meno 12 persone, mentre per gli altri erano previste politiche attive finalizzate alla ricollocazione. Negli ultimi giorni abbiamo incontrato spesso l’azienda per vedere di trovare una soluzione».

Ma i lavoratori, riuniti in assemblea,  hanno detto no all’ipotesi di accordo. La Lego Service di corso della Vittoria dunque chiuderà i battenti a fine mese e, a meno di ripensamenti –  «lunedì ci sarà un’altra assemblea con votazione» dice Canaj contestualmente scatteranno i licenziamenti.

Mercato grafico in calo ormai da anni e lavori che prossimamente interesseranno l’area, dove sorgerà un polo tecnologico-educativo hanno spinto alla decisione di chiudere la sede novarese e spostare la produzione nella sede centrale di Leinì.

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Daniela Fornara

Daniela Fornara

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