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Raccolta e conservazione di campioni biologi. L’Upo inaugura la BioBank al centro Ipazia

Ciascun cittadino, rendendo disponibili campioni del proprio sangue, liquidi, tessuti e i dati clinici associati, potrà ed essere parte integrante del progetto

Nel pomeriggio di ieri, 11 ottobre, al Centro di ricerca applicata Ipazia è stata inaugurata la nuova sede di Upo BioBank, la Biobanca dell’Università del Piemonte orientale, un’infrastruttura che si occupa della raccolta e della conservazione dei campioni biologici e dei dati clinici associati la cui finalità è quella della ricerca biomedica.

Negli ultimi anni l’Upo ha avuto una grande crescita ma anche una grande capacità nel presentare progetti di qualità; entro fine anno saranno pubblicati i nuovi bandi destinati alla ricerca; è di ieri la notizia sull’approvazione della nuova programmazione europea con uno stanziamento di 1 miliardo e mezzo per il Piemonte.

«Upo Biobank si basa su un modello inclusivo e partecipato di comunità scientifica, che coinvolge attivamente i cittadini, i ricercatori e le istituzioni – ha spiegato la responsabile scientifica Prof.ssa Daniela Capello -. Ciascun cittadino, rendendo disponibili campioni del proprio sangue, liquidi, tessuti e i dati clinici associati, potrà ed essere parte integrante del progetto e diventare protagonista del processo scientifico. Senza la partecipazione dei cittadini la biobanca non potrebbe esistere».

I campioni biologici e i dati raccolti vengono depositati nella biobanca UPO e messi a disposizione dei ricercatori, che li usano nei loro studi per comprendere i meccanismi molecolari dell’invecchiamento e delle malattie associate, come le malattie neurodegenerative, cardiovascolari, metaboliche e neoplastiche.

«L’università del Piemonte orientale è un modello, un fiore all’occhiello per il Piemonte, che negli ultimi anni ha mostrato capacità organizzative, progettazione e di portare gli stessi progetti a compimento in tempi rapidi, fondamentale quest’ultimo aspetto, per affrontare gli scenari del futuro – – ha commentato l’assessore regionale alla Ricerca e Innovazione, Matteo Marnati -. Oggi è stata approvata la nuova programmazione europea che assegna al Piemonte fondi per un miliardo e 500 milioni di euro. Una cifra considerevole che cadrà sul nostro territorio, all’interno della quale ci saranno cospicui fondi dedicati al sostegno delle attività di ricerca, sviluppo e innovazione. Entro la fine di quest’anno o al massimo all’inizio del prossimo, usciranno i primi bandi e gran parte di questi saranno destinati alla ricerca. Prepariamoci e costruiamo insieme i prossimi progetti».

Il progetto di ricerca unico è sostenuto da Fondazione Comunità Novarese onlus.

Per sapere come partecipare visitare il sito di Upo BioBank.

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