Tre camion pieni di fieno, quasi cinquanta “balloni”. E’ questo il dono di alcuni contadini della provincia di Novara ai colleghi del Vco che nelle scorse settimane ha subito una forte alluvione. Nel pomeriggio di ieri, venerdì 6 novembre, tre mezzi della protezione civile di ossolana sono partiti da Momo dall’azienda agricola dei fratelli Andrea e Alessandro Ardrizzini, gli ideatori del progetto.
Il carico di fieno è destinato alle aziende agricole di Motta Matteo, Fontana, Pizzato Andrea e Vicini Pierluigi di Premosello e Crodo. In prima linea insieme ai fratelli Ardrizzini, gli agricoltori sempre di Alzate di Momo Ciceri Stefano, Apostolo Laura, Moretti Margherita, Franchini Franco, Mazza Franco, Martinetti Paolo; con loro Claudio Apostolo di Linduno di Momo, Masnaghetti Giuliano, Platinetti Pierantonio, Fratelli Ferrari Enrico e Roberto, Reggidore Giuseppe, Fratelli Fallarini Andrea e Pietro di Momo, Monzani Luigino, Milanino Davide, Bovio Paolo, Fratelli Migliorini Mario e Lorenzo, Bona Fabio di Sologno e Fratelli Zaggia Gianfranco e Gilberto di Caltignaga. Un grande abbraccio di solidarietà che durerà fino a lunedì 9 novembre, giorno in cui verrà recuperata l’ultima parte di fieno.
«E’ stato un passaparola, – dicono gli ideatori – in poco tempo abbiamo raccolto la collaborazione di tanti. Molti contadini del Vco hanno subito gravi danni materiali, hanno perso diversi capi di bestiame e ora senza abbassare la testa si stanno rimboccando le maniche per darsi da fare, un aiuto è sempre prezioso» e così si è creata una bellissima catena di aiuti.
«E’ una generosità che deve aiutarci a capirecome le calamità, i disastri e il rumoroso virus che incombe proprio ora anche nel nostro territorio, non devono fermare la solidarietà e il volontariato di cui tutta l’ Italia è ricca, – spiegano alcuni dei presenti durante la consegna di ogni – devono, ora più che mai, far rumore le attività di solidarietà, gli aiuti e le collaborazioni, gli atti di generosità che ci sono e che devono continuare ad esserci, anche tra le piccole realtà, che sono il motore sempre acceso del nostro bel paese.
L’alluvione in Val d’Ossola, come ci hanno raccontato i volontari della protezione civile che sono scesi a recuperare la donazione, ha veramente devastato il territorio montano e ha portato via, in alcuni casi, quasi intere aziende, con stalle e bestiame. La gente non si è fermata e a testa alta va avanti e, la collaborazione e la generosità di tanti li aiuta a non arrendersi. Si è acceso un gran motore verso chi ha bisogno: in questo periodo dove tutto sembra nero, ci sono anche atti di positività e di speranza concreta».
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