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Comprare o vendere casa è un’esperienza sempre più digitale

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Comprare o vendere casa ai tempi del Covid è diventato un’esperienza sempre più digitale a Novara. Da qualche settimana, accanto a quelle di artisti, vip e personaggi della cultura, sono spuntate delle dirette social per la compravendita di case, per un primato novarese: Malquati Real Estate è stata la prima agenzia in Italia a pensare di rendere completamente digitali, interattive e immersive le visite degli immobili, tanto da registrare il marchio “Live Open House”. Un evento che sino a prima dell’emergenza Covid si svolgeva nelle abitazioni, per dare la possibilità alle persone di visitare gli immobili e al proprietario di poter concentrare il tutto in un unico appuntamento. Ora tutto questo avviene in streaming, attraverso una diretta social che unisce agenti immobiliari, professionisti, proprietari degli immobili e fruitori. Una piccola grande rivoluzione, nata da una necessità contingente, ma destinata a diventare la normalità per il mercato immobiliare.

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«Abbiamo pensato di riproporre questo tipo di eventi in chiave digitale, in primis all’insegna della totale sicurezza per le parti coinvolte – spiega Elena Malquati – Durante la diretta Facebook è il padrone di casa a illustrare i vari spazi dell’immobile, semplicemente utilizzando il proprio smartphone. Ma non è lasciato solo in questa esperienza: in diretta ci siamo anche io e il mio staff, collegati in videoconferenza per dare supporto, anche per interagire con gli utenti che ci stanno seguendo. Nelle ultime dirette abbiamo anche iniziato a ospitare a turno un professionista dell’indotto con cui collaboriamo stabilmente, perché possa fornire un contributo informativo utile. Ad esempio il consulente creditizio ha parlato di mutui, come accenderli e quali sono le formule più vantaggiose per il mercato attuale».

Il primo Live Open house è andato in onda il 18 aprile, in pieno lock down; ne sono seguiti altri 5 sinora, con una media di circa 1.000 visualizzazioni ciascuno. «La formula di poter visitare delle case stando seduti sul divano piace alla gente – prosegue Malquati – Per questo abbiamo anche introdotto la possibilità di fare dei tour virtuali in autonomia in una serie di immobili, grazie a un apparecchio che realizza scatti a 360 gradi (nella foto). Su richiesta è possibile anche venire in sede e visionarli con un visore per la realtà virtuale (che ovviamente viene igienizzato a ogni utilizzo) e che permette di muoversi ‘davvero’ all’interno dell’immobile, con un’esperienza altamente immersiva».

Questo significa che d’ora in poi compreremo casa online, come già avviene per tanti oggetti di uso quotidiano?
«Ovviamente non sarà così, prima dell’acquisto le persone vedranno sempre e comunque anche dal vivo la casa a cui sono interessati. Fino al 18 maggio sappiamo che è possibile recarsi solo nelle case in vendita disabitate – risponde l’immobiliarista – Ma l’introduzione dei supporti tecnologici permetterà anche dopo l’emergenza di velocizzare quella che è chiamata ‘fase della prima visita’: le persone non dovranno più per forza spostarsi fisicamente da una parte all’altra della città per il primo sopralluogo; visitando le case virtualmente possono farsi subito una prima impressione e selezionare quali vedere anche dal vivo, risparmiando tempo».

In questo momento il mercato a Novara è fermo?
«La situazione non è semplice e questo è innegabile – spiega Malquati – Ma la permanenza forzata in casa ha costretto le persone, in particolare le famiglie, a ripensare completamente il proprio modo di abitare: in molti si sono accorti che in queste settimane è mancato loro uno spazio in più, di cui prima non avevano mai sentito il bisogno; come uno studio per lo smartworking o per la didattica a distanza dei figli, o ancora un giardino in cui trascorrere momenti all’aria aperta con i propri cari. Sono proprio queste le richieste che ci sono pervenute nelle ultime settimane, anche a fronte del fatto che questo è un momento positivo per accendere mutui, visti i tassi bassi. Guardando un po’ più in là, nel medio periodo, è facile immaginare che chi ha seconde case vuote sarà più propenso a metterle sul mercato, sia per evitare spese inutili sia per ottenere liquidità».

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