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All’istituto Castelli apre un centro per bambini con fragilità cognitive

A Novara i bambini e le bambine potranno realizzare laboratori di potenziamento cognitivo in modo gratuito

Avrà sede all’Istituto Castelli, scuola gestita dalla Cooperativa sociale Start, il nuovo Centro Hpl – High Performance Learning per la provincia di Novara. Si tratta di un’iniziativa promossa dalla Consulta per le Persone in Difficoltà e dall’Associazione Diritti Negati grazie al sostegno della Regione Piemonte, rivolta alle famiglie che hanno bambini e le bambine con fragilità cognitive. 

Dopo due anni di sperimentazione a Torino, consolidata questa esperienza, grazie ad un finanziamento specifico della Regione Piemonte, per il prossimo anno scolastico il progetto si moltiplicherà in altre 4 province piemontesi, compresa Novara, grazie alla collaborazione con i Dipartimenti di Neuropsichiatria Infantile delle ASL locali.  

Il Centro HPL per Novara avrà sede all’Istituto Castelli in via Frasconi 6/A dove il progetto è stato presentato in conferenza stampa mercoledì primo marzo alla presenza dell’Assessore regionale alla Famiglia, con delega ai Bambini, Chiara Caucino. 

«Si tratta di un progetto innovativo sul quale abbiamo lavorato anni e che rende il Piemonte una regione davvero all’avanguardia nel sostegno ai minori più fragili – ha spiegato l’Assessore regionale- Siamo infatti di fronte a una svolta che definirei epocale, perché andiamo ad occuparci di una importante fetta di studenti che, prima, venivano totalmente ignorati, creando una sorta di “zona grigia” dove il protagonista era il disagio. Con questo progetto, che vedrà la luce in 5 province piemontesi, facciamo nascere un’importante forma di accompagnamento, diversa da quella che caratterizza i bambini diagnosticati con “DSA – Disturbo Specifico dell’Apprendimento”, ma non meno importante in quanto aiuterà a prevenire la dispersione scolastica, le devianze comportamentali e gli episodi di autolesionismo, oltre ad aiutare davvero questi bambini e le loro famiglie. Fondamentale anche la presenza di progetti didattici personalizzati e di insegnanti di sostegno per soggetti che presentano problemi di natura cognitiva non diagnosticati come “DSA».

Il progetto muove infatti da una concreta considerazione in merito alle evidenze scientifiche che, per quanto la letteratura in tema non sia alquanto ricca, mettono in luce come i bambini e le bambine con Funzionamento Intellettivo Limite siano presenti in percentuali fra il 2,5% e il 7% della popolazione (Emerson, Einfeld e Stancliffe, 2010; Vianello, Di Nuovo e Lanfranchi, 2014), con una percentuale che varia a seconda dell’età (maggiore nel periodo di frequenza della scuola secondaria) e delle condizioni sociali (maggiori in caso di condizioni ambientali sfavorevoli). 

Solo nella fascia di età della scuola primaria, in provincia di Novara, la pratica clinica condotta dalle Neuropsichiatrie, arriva a stimare in oltre 380 gli alunni e le alunne con Funzionamento Intellettivo Limite. Secondo una direttiva del Ministero dell’Istruzione del 2012, l’incidenza del fenomeno sulla popolazione scolastica si aggira intorno al 2.5%, cioè circa 200.000 alunni di età compresa tra 6 e 10 anni che, purtroppo, non hanno diritto all’insegnante di sostegno. 

Durante l’inaugurazione anche il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha voluto portare il proprio importante e significativo saluto attraverso un video collegamento. In sala erano presenti anche l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati e il consigliere regionale, Federico Perugini:

«Oggi – ha detto Cirio – sono orgoglioso al pari di quando inauguriamo un nuovo stabilimento produttivo che porta lavoro o una nuova infrastruttura che potenzia i collegamenti – ha sottolineato il Presidente – Perché il nostro compito è quello di non lasciare nessuno indietro e i bambini rappresentano la risorsa più preziosa per il nostro futuro. Ringrazio l’Assessore Caucino per aver reso il Piemonte, con l’inaugurazione dei centri Hpl di cui Novara rappresenta la chiusura del cerchio che abbiamo aperto a Torino, una delle prime regioni a mettere in campo una attenzione così preziosa e con lei la Consulta per le persone in difficoltà e l’Associazione Diritti Negati».

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