Addio bike sharing, «da marzo via al progetto con i monopattini»

Addio bike sharing, in arrivo 300 monopattini: «Saranno disponibili da marzo e potranno essere utilizzati tramite una app», annuncia l’assessore comunale alla Mobilità Luca Piantanida. Nelle ultime settimane è partita la fase di smantellamento definitivo delle postazioni “Bicincittà”: un’operazione partita a febbraio 2018 e protrattasi fino a ora «per una serie di problemi, in seguito ai quali era stata messa in stand by – spiega Piantanida – Abbiamo chiesto la collaborazione dei cantieristi di Assa per velocizzare la rimozione in favore del decoro cittadino».

 

 

Uno degli stalli rimossi, nei pressi del Liceo classico

Novara archivia definitivamente un’esperienza fallimentare di mobilità lenta condivisa, avviata nel 2006 sotto la giunta Giordano e rilanciata nel 2012 sotto l’amministrazione Ballarè, per cui fino al 2015 vennero spesi più di 400.000 euro. (leggi qui l’articolo in cui ne ripercorriamo le fasi e i relativi costi).

Un addio vero e proprio al bike sharing, che arriva proprio in un momento in cui le massime istituzioni (e non solo) ci chiedono di condurre uno stile di vita urbano più attento alle ricadute sull’ambiente. «Attualmente non abbiamo nessuna intenzione di avviare nuovi progetti di bike sharing, poiché il costo stimato si aggira fra i 90.000-100.000 euro e non è proprio il momento di affrontare spese simili – commenta l’assessore alla Mobilità – Ma da marzo partirà la sperimentazione di un anno con i monopattini elettrici: un’operazione a costo zero per le casse comunali, grazie a un bando regionale, destinata a mettere a disposizione 300 mezzi elettrici e l’apposita segnaletica orizzontale».

Il progetto Bicincittà aveva sin da subito rivelato una serie di criticità: atti vandalici ai mezzi e alle colonnine di sosta, inoltre le biciclette si potevano prelevare con una tessera magnetica, che però non consentiva di rintracciarle qualora venissero rubate o abbandonate in giro. Come funzionerà con i monopattini?
«Si potranno utilizzare tramite una app e la posizione sarà tracciabile attraverso il Gps. Inoltre è già previsto che si spengano sia qualora venissero utilizzati per allontanarsi da Novara sia durante il transito in alcune zone pedonali, quali il parco dei bambini, il parco delle betulle e l’Allea – spiega Piantanida – In centro storico verranno predisposte delle postazioni di parcheggio, così come in punti periferici ad alto passaggio (come l’area commerciale di Veveri, Decathlon, Ipercoop e Bicocca), che potranno essere rimodulate in base all’effettivo utilizzo. Ovviamente ogni monopattino avrà un proprio numero identificativo, utile anche per risalire a eventuali autori di violazioni del codice della strada e sanzionarli. Anche se, ovviamente, ci auguriamo che i novaresi siano coscienziosi nell’uso di questi mezzi».

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Elena Ferrara

Elena Ferrara

Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.

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Addio bike sharing, «da marzo via al progetto con i monopattini»

Addio bike sharing, in arrivo 300 monopattini: «Saranno disponibili da marzo e potranno essere utilizzati tramite una app», annuncia l'assessore comunale alla Mobilità Luca Piantanida. Nelle ultime settimane è partita la fase di smantellamento definitivo delle postazioni “Bicincittà”: un'operazione partita a febbraio 2018 e protrattasi fino a ora «per una serie di problemi, in seguito ai quali era stata messa in stand by – spiega Piantanida – Abbiamo chiesto la collaborazione dei cantieristi di Assa per velocizzare la rimozione in favore del decoro cittadino».    
Uno degli stalli rimossi, nei pressi del Liceo classico
Novara archivia definitivamente un'esperienza fallimentare di mobilità lenta condivisa, avviata nel 2006 sotto la giunta Giordano e rilanciata nel 2012 sotto l'amministrazione Ballarè, per cui fino al 2015 vennero spesi più di 400.000 euro. (leggi qui l'articolo in cui ne ripercorriamo le fasi e i relativi costi). Un addio vero e proprio al bike sharing, che arriva proprio in un momento in cui le massime istituzioni (e non solo) ci chiedono di condurre uno stile di vita urbano più attento alle ricadute sull'ambiente. «Attualmente non abbiamo nessuna intenzione di avviare nuovi progetti di bike sharing, poiché il costo stimato si aggira fra i 90.000-100.000 euro e non è proprio il momento di affrontare spese simili – commenta l'assessore alla Mobilità – Ma da marzo partirà la sperimentazione di un anno con i monopattini elettrici: un'operazione a costo zero per le casse comunali, grazie a un bando regionale, destinata a mettere a disposizione 300 mezzi elettrici e l'apposita segnaletica orizzontale». Il progetto Bicincittà aveva sin da subito rivelato una serie di criticità: atti vandalici ai mezzi e alle colonnine di sosta, inoltre le biciclette si potevano prelevare con una tessera magnetica, che però non consentiva di rintracciarle qualora venissero rubate o abbandonate in giro. Come funzionerà con i monopattini? «Si potranno utilizzare tramite una app e la posizione sarà tracciabile attraverso il Gps. Inoltre è già previsto che si spengano sia qualora venissero utilizzati per allontanarsi da Novara sia durante il transito in alcune zone pedonali, quali il parco dei bambini, il parco delle betulle e l'Allea – spiega Piantanida – In centro storico verranno predisposte delle postazioni di parcheggio, così come in punti periferici ad alto passaggio (come l'area commerciale di Veveri, Decathlon, Ipercoop e Bicocca), che potranno essere rimodulate in base all'effettivo utilizzo. Ovviamente ogni monopattino avrà un proprio numero identificativo, utile anche per risalire a eventuali autori di violazioni del codice della strada e sanzionarli. Anche se, ovviamente, ci auguriamo che i novaresi siano coscienziosi nell'uso di questi mezzi».

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Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.