Castello, pubblicato il capitolato per il ristorante: concessione da 7,6 milioni e gestione per nove anni e mezzo

Il nuovo bando arriva dopo una serie di tentativi andati a vuoto L'avvio previsto per le attività è maggio 2026

Prende forma un altro tassello del percorso di riapertura e rilancio del Castello Visconteo Sforzesco. La Fondazione Castello ha infatti pubblicato il capitolato per l’affidamento in concessione degli spazi destinati al futuro bar-ristorante collocato nell’ala sud, un servizio considerato strategico per garantire continuità e fruibilità a uno degli edifici simbolo della città.

Il documento fissa in 7.619.329 euro il valore complessivo della concessione, della durata di nove anni e sei mesi, con avvio previsto il 15 maggio 2026. Il canone minimo complessivo posto a base d’asta è di 372.547 euro, suddiviso in rate annuali che aumenteranno gradualmente per agevolare la fase iniziale dell’attività.

Il nuovo bando arriva dopo una serie di tentativi andati a vuoto. La procedura per l’affidamento del ristorante del castello è infatti da anni segnata da proroghe, rinvii e mancate offerte. L’ultimo bando, pubblicato nel giugno 2022 con scadenza a settembre e successivamente prorogato fino al 14 ottobre, si era concluso senza la presentazione di proposte valide, risultando quindi deserto dopo che l’unico partecipante della precedente gara aveva rinunciato all’affidamento a causa delle lungaggini nella riqualificazione del cortile: la pavimentazione e la sistemazione dell’area esterna erano, infatti, ritenute condizioni preliminari per garantire un avvio sostenibile dell’attività.

Il mancato affidamento del 2022 aveva così prodotto un lungo periodo di stallo, lasciando il castello privo di un servizio di ristorazione stabile proprio mentre si programmavano gli interventi di rilancio del complesso.

Il nuovo capitolato conferma che gli spazi concessi comprendono l’area destinata alla somministrazione e ai servizi, con una superficie utile per il pubblico di circa 167 metri quadrati. Chi subentrerà dovrà farsi carico degli allestimenti interni, delle attrezzature mancanti e degli interventi necessari per rendere pienamente operativa la cucina. Una parte dei lavori obbligatori — fino a 10 mila euro — potrà essere compensata con una riduzione del canone nelle prime mensilità.

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Il futuro gestore dovrà garantire almeno sei giorni di apertura settimanale, con orari coordinati alle attività del castello: apertura 30 minuti prima dell’ingresso dei visitatori e chiusura ordinaria entro mezzanotte. La concessione comprende anche l’obbligo di supportare la Fondazione in occasione di eventi istituzionali, iniziative culturali e possibili catering interni, con modalità da concordare di volta in volta.

Particolare attenzione viene dedicata al rispetto del contesto monumentale: ogni intervento, dagli arredi ai possibili dehors, dovrà essere preventivamente autorizzato e compatibile con il valore storico dell’edificio. Il gestore dovrà inoltre farsi carico della manutenzione ordinaria, delle utenze e delle coperture assicurative previste.

La pubblicazione del bando arriva all’indomani della riapertura del castello dopo i lavori di riqualificazione del cortile, presentati come un tentativo di equilibrio tra impatto visivo e funzionalità. Con l’avvio della gara per il ristorante, si compie un altro passo verso la piena restituzione del complesso alla città e verso la creazione di un polo culturale e di servizi capace di sostenere la nuova stagione della struttura.

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.