Con “NU Arts & Community” Novara si reinventa con la musica e l’arte

Quattro giorni per abitare la città attraverso la cultura: teatro, danza, letteratura, musica e circo tra centro e quartieri

Dal 13 al 16 novembre Novara torna a essere un palcoscenico diffuso dove la cultura si intreccia con la vita quotidiana. Il NU Arts & Community Festival sceglie quest’anno il mese di novembre per esplorare i temi della contemporaneità, con un programma che unisce spettacolo, partecipazione e cittadinanza attiva.

Il festival, progetto del Comune di Novara e realizzato da Associazione Culturale Rest-Art, è sostenuto da Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Fondazione CRT, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Banca Popolare di Novara e si avvale della collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Fondazione Teatro Coccia.

Un’edizione che conferma la vocazione del festival a costruire connessioni artistiche e sociali, valorizzando le energie locali e proponendo esperienze che trasformano il modo di abitare la città e di viverla insieme.

«Il NU Festival continua a rappresentare un esempio di come si possa fare cultura con sinergia e creatività – afferma l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Marina Chiarelli –. È uno spazio vivo, che nel tempo ha costruito una sua identità unica, fatta di contaminazioni tra linguaggi artistici diversi e di un forte legame con il pubblico. Un appuntamento reso possibile grazie al lavoro condiviso tra il Ministero della Cultura, la Regione Piemonte e le Fondazioni, unite da una visione comune».

La direttrice artistica Ricciarda Belgiojoso sottolinea la dimensione comunitaria e diffusa del progetto: «Dal cuore del centro storico alle scuole, ai centri giovanili, ai teatri di quartiere e alle case per anziani, NU abbraccia tutta Novara con musica, danza, teatro, circo e arte. Dai gloriosi Casino Royale al Teatro Coccia alle nuove produzioni STM e WeStart, dagli incontri musicali al Castello e a Palazzo Natta ai progetti di inclusione: ogni novarese è invitato a partecipare a questa rete creativa e sociale».

Tra i sostenitori di quest’anno si aggiunge la Fondazione Banca Popolare di Novara, che amplia la sua collaborazione con Rest-Art: «Da vent’anni siamo partner del Novara Jazz – ricorda il presidente Franco Zanetta –. Ora abbiamo scelto di sostenere anche NU Arts & Community per l’attenzione rivolta a chi vive ai margini della fruizione culturale: disabili, anziani, bambini, famiglie. L’obiettivo è favorire inclusione, partecipazione e solidarietà, principi che condividiamo pienamente».

Il programma 2025 conta 20 eventi in 4 giorni, diffusi su tutto il territorio: dal Teatro Coccia all’Arengo del Broletto, dal Castello ai quartieri di San Paolo e Sant’Agabio.

Il main event nasce dalla collaborazione tra Fondazione Piemonte dal Vivo e Fondazione Teatro Coccia, con uno spettacolo che trasformerà il teatro cittadino in un’esperienza visiva e sonora firmata dai Casino Royale, che per l’occasione hanno curato anche il sound design del sito web del festival.

Il Circolo dei Lettori di Novara ospita un incontro dedicato a Cristina Trivulzio, figura simbolica di libertà e impegno civile, per riflettere sull’identità femminile attraverso cultura e musica.

Il dialogo con le realtà locali coinvolge STM – Scuola del Teatro Musicale, Andrea Gattinoni e Xabier Iriondo, Cabiria Teatro, LaRibalta ArtGroup con Compagnia Chalibares, oltre a nuovi progetti nati con WeStart – Centro di Produzione Musica del Piemonte Orientale, dove si intrecciano danza contemporanea e ricerca sonora con artisti come Valentina Fin, Federica “Effe Effe” Furlani, Agnese Banti, Fabritia D’Intino, Annamaria Ajmone e Laura Agnusdei.

Spazio anche alla musica elettronica e al clubbing con i dj set di Lorenzo Morresi e Stefania Vos a nòva, a cura di ZERO, media partner del festival.

Tra le iniziative legate ai luoghi d’arte, NU dialoga con la mostra “L’Italia dei primi italiani. Ritratto di una nazione appena nata”, a cura di Elisabetta Chiodini, al Castello di Novara, con due momenti musicali dedicati al gusto e alla vita culturale del primo Ottocento: i canti popolari del coro “Ad Alta Voce”, guidato da Pilar Bravo, e le arie d’opera del Quartetto Gama con Alessandro Zignani, in collaborazione con il Conservatorio Cantelli.

Il festival rinnova la collaborazione con Fondazione De Agostini, con il Convitto Nazionale “Carlo Alberto”, la Casa di Giorno “Don Aldo Mercoli”, la Comunità di Sant’Egidio e l’Associazione Il Timone, a conferma della sua natura di festival di comunità.

In collaborazione con la Provincia di Novara, sarà inaugurata la mostra fotografica “Una scuola, tanti sguardi”, che racconta la scuola attraverso lo sguardo di studenti con disabilità del Liceo Galilei di Borgomanero e Gozzano, accompagnata dal concerto dei Tamburi Uniti, formazione percussionistica del Centro per l’autismo Enrico Micheli e A.N.G.S.A. Novara e Vercelli ONLUS.

Non mancano i momenti più curiosi, come il torneo di Burraco al Club Unione, ideato da Burraco Society, il progetto di Maurizio Cattelan e Paride Vitale, che con ironia e spirito pop mettono in dialogo arte contemporanea e gioco.

Il festival si chiuderà con NU OFF, due giornate (21 e 28 novembre) dedicate ai più piccoli: le scuole d’infanzia della città ospiteranno i laboratori musicali di Luca Benedetto, pensati per bambini e famiglie.

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO

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Con “NU Arts & Community” Novara si reinventa con la musica e l’arte

Quattro giorni per abitare la città attraverso la cultura: teatro, danza, letteratura, musica e circo tra centro e quartieri

Dal 13 al 16 novembre Novara torna a essere un palcoscenico diffuso dove la cultura si intreccia con la vita quotidiana. Il NU Arts & Community Festival sceglie quest’anno il mese di novembre per esplorare i temi della contemporaneità, con un programma che unisce spettacolo, partecipazione e cittadinanza attiva.

Il festival, progetto del Comune di Novara e realizzato da Associazione Culturale Rest-Art, è sostenuto da Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Fondazione CRT, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Banca Popolare di Novara e si avvale della collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Fondazione Teatro Coccia.

Un’edizione che conferma la vocazione del festival a costruire connessioni artistiche e sociali, valorizzando le energie locali e proponendo esperienze che trasformano il modo di abitare la città e di viverla insieme.

«Il NU Festival continua a rappresentare un esempio di come si possa fare cultura con sinergia e creatività – afferma l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Marina Chiarelli –. È uno spazio vivo, che nel tempo ha costruito una sua identità unica, fatta di contaminazioni tra linguaggi artistici diversi e di un forte legame con il pubblico. Un appuntamento reso possibile grazie al lavoro condiviso tra il Ministero della Cultura, la Regione Piemonte e le Fondazioni, unite da una visione comune».

La direttrice artistica Ricciarda Belgiojoso sottolinea la dimensione comunitaria e diffusa del progetto: «Dal cuore del centro storico alle scuole, ai centri giovanili, ai teatri di quartiere e alle case per anziani, NU abbraccia tutta Novara con musica, danza, teatro, circo e arte. Dai gloriosi Casino Royale al Teatro Coccia alle nuove produzioni STM e WeStart, dagli incontri musicali al Castello e a Palazzo Natta ai progetti di inclusione: ogni novarese è invitato a partecipare a questa rete creativa e sociale».

Tra i sostenitori di quest’anno si aggiunge la Fondazione Banca Popolare di Novara, che amplia la sua collaborazione con Rest-Art: «Da vent’anni siamo partner del Novara Jazz – ricorda il presidente Franco Zanetta –. Ora abbiamo scelto di sostenere anche NU Arts & Community per l’attenzione rivolta a chi vive ai margini della fruizione culturale: disabili, anziani, bambini, famiglie. L’obiettivo è favorire inclusione, partecipazione e solidarietà, principi che condividiamo pienamente».

Il programma 2025 conta 20 eventi in 4 giorni, diffusi su tutto il territorio: dal Teatro Coccia all’Arengo del Broletto, dal Castello ai quartieri di San Paolo e Sant’Agabio.

Il main event nasce dalla collaborazione tra Fondazione Piemonte dal Vivo e Fondazione Teatro Coccia, con uno spettacolo che trasformerà il teatro cittadino in un’esperienza visiva e sonora firmata dai Casino Royale, che per l’occasione hanno curato anche il sound design del sito web del festival.

Il Circolo dei Lettori di Novara ospita un incontro dedicato a Cristina Trivulzio, figura simbolica di libertà e impegno civile, per riflettere sull’identità femminile attraverso cultura e musica.

Il dialogo con le realtà locali coinvolge STM – Scuola del Teatro Musicale, Andrea Gattinoni e Xabier Iriondo, Cabiria Teatro, LaRibalta ArtGroup con Compagnia Chalibares, oltre a nuovi progetti nati con WeStart – Centro di Produzione Musica del Piemonte Orientale, dove si intrecciano danza contemporanea e ricerca sonora con artisti come Valentina Fin, Federica “Effe Effe” Furlani, Agnese Banti, Fabritia D’Intino, Annamaria Ajmone e Laura Agnusdei.

Spazio anche alla musica elettronica e al clubbing con i dj set di Lorenzo Morresi e Stefania Vos a nòva, a cura di ZERO, media partner del festival.

Tra le iniziative legate ai luoghi d’arte, NU dialoga con la mostra “L’Italia dei primi italiani. Ritratto di una nazione appena nata”, a cura di Elisabetta Chiodini, al Castello di Novara, con due momenti musicali dedicati al gusto e alla vita culturale del primo Ottocento: i canti popolari del coro “Ad Alta Voce”, guidato da Pilar Bravo, e le arie d’opera del Quartetto Gama con Alessandro Zignani, in collaborazione con il Conservatorio Cantelli.

Il festival rinnova la collaborazione con Fondazione De Agostini, con il Convitto Nazionale “Carlo Alberto”, la Casa di Giorno “Don Aldo Mercoli”, la Comunità di Sant’Egidio e l’Associazione Il Timone, a conferma della sua natura di festival di comunità.

In collaborazione con la Provincia di Novara, sarà inaugurata la mostra fotografica “Una scuola, tanti sguardi”, che racconta la scuola attraverso lo sguardo di studenti con disabilità del Liceo Galilei di Borgomanero e Gozzano, accompagnata dal concerto dei Tamburi Uniti, formazione percussionistica del Centro per l’autismo Enrico Micheli e A.N.G.S.A. Novara e Vercelli ONLUS.

Non mancano i momenti più curiosi, come il torneo di Burraco al Club Unione, ideato da Burraco Society, il progetto di Maurizio Cattelan e Paride Vitale, che con ironia e spirito pop mettono in dialogo arte contemporanea e gioco.

Il festival si chiuderà con NU OFF, due giornate (21 e 28 novembre) dedicate ai più piccoli: le scuole d’infanzia della città ospiteranno i laboratori musicali di Luca Benedetto, pensati per bambini e famiglie.

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