Il caso è esploso sui social, ma ha radici dietro le quinte del Teatro Coccia. Lo spettacolo “I Promossi sposi” della compagnia I Legnanesi, annunciato per il 31 marzo e 1° aprile 2026 all’interno della stagione varietà, non andrà in scena.
La compagnia lombarda, amatissima dal pubblico novarese e abituata a registrare il tutto esaurito, ha comunicato pochi giorni fa attraverso la propria pagina Facebook che «non effettuerà alcuna data al Teatro Coccia» senza fornire inizialmente ulteriori spiegazioni. Il giorno successivo è arrivata una precisazione più netta: «Dopo ripetute richieste inviate al Teatro Coccia di Novara di togliere dalla programmazione le due date della Compagnia MAI contrattualizzate – si legge nel post – rendiamo noto per rispetto di tutti voi affezionati che la Compagnia si dissocia completamente da ogni comportamento tenuto dalla Direzione del teatro Coccia».
Parole che hanno fatto rapidamente il giro dei social, lasciando interdetti i tanti spettatori che avevano già acquistato i biglietti sul sito del teatro, dove lo spettacolo risultava in vendita da settimane.
Nella giornata di ieri è arrivata la versione ufficiale del Teatro che in una nota ha chiarito: «Suo malgrado e per ragioni non alla stessa imputabili, lo spettacolo ‘I Promossi sposi’ risulta allo stato sospeso» aggiungendo inoltre: «Si confida di poter chiarire la situazione, pur tuttavia rimarcando con fermezza la non esattezza della rappresentazione di cui ai comunicati stampa della Compagnia dei Legnanesi, riservando ogni azione a propria miglior tutela».
In sostanza, il Teatro sostiene di non avere alcuna responsabilità diretta nell’annullamento e di voler chiarire al più presto le circostanze che hanno portato alla sospensione delle date. Nell’ultimo aggiornamento pubblicato oggi, però, la compagnia ha spiegato in tono didattico «come si chiude una trattativa teatrale» ribadendo che senza la firma di entrambe le parti su un contratto non esiste alcun vincolo. Il messaggio – pur senza mai nominare il Coccia – sembra confermare che tra le parti non sia stato raggiunto alcun un accordo definitivo.
«Non esistono città grandi o paesi piccoli – scrivono i Legnanesi – ma soltanto contratti che non vengono firmati perché non si è andati d’accordo su alcuni punti». Intanto sul sito ufficiale della compagnia le date del tour si fermano a gennaio del prossimo anno.















