Negli spazi che per anni erano rimasti chiusi e inutilizzati, nasce una casa per le fragilità. È il nuovo progetto del comune di Novara, realizzato grazie ai finanziamenti del Pnrr, all’interno del complesso dell’istituto per anziani De Pagave, che continua a ospitare la Rsa ma trova ora una nuova funzione sociale in una delle sue ali.
La riqualificazione ha restituito alla città un luogo di accoglienza e sostegno per le persone più fragili, trasformando ambienti vuoti in spazi di vita. Qui trovano oggi posto: due camere per l’assistenza emergenziale con permanenza massima di sette giorni; un ufficio per gli educatori; monolocali per emergenze abitative, destinati in particolare a donne sole con figli, con un salone comune e giochi per i bambini; due alloggi per persone con disabilità, pensati in particolare per chi, dopo un incidente invalidante, sta ricostruendo la propria autonomia.
Il De Pagave, struttura comunale nata da un lascito vincolato a finalità sociali, è così tornato a essere pienamente parte della rete cittadina di solidarietà. Dopo anni di parziale abbandono, la sua riapertura segna una rinascita concreta: un modo per custodire la storia di Novara e trasformarla in futuro.
Non si tratta però di un punto d’arrivo. Con i 6,5 milioni di euro previsti dall’ultima Legge di bilancio dello Stato, l’amministrazione comunale sta già progettando un nuovo intervento di riqualificazione del piano superiore, sempre destinato a funzioni sociali.
I fondi del Pnrr coprono non solo la ristrutturazione ma anche parte dei costi di gestione fino a marzo 2026. La gestione della casa per le fragilità è affidata alla cooperativa Nuova Assistenza, che già cura la Rsa.















