Si terrà lunedì 29 settembre il tavolo congiunto tra azienda e rappresentanze sindacali, convocato dalla regione, per affrontare la crisi alla FM Cartiere di Momo, dopo che l’azienda ha comunicato ai lavoratori di aver avviato la procedura per la richiesta di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale che decorrerà dal primo di ottobre, coinvolgendo tutti gli 88 lavoratori per un periodo di 12 mesi.
La notizia emerge dalla risposta dell’assessore regionale al lavoro, Elena Chiorino, ad una interrogazione urgente presentata dal consigliere novarese Domenico Rossi per sollecitare l’intervento dell’ente a «farsi parte attiva e con quali iniziative affinché venga tutelata una realtà produttiva di rilievo per il territorio e salvaguardate le attuali condizioni occupazionali».
«Accolgo positivamente la notizia della convocazione del tavolo, che rappresenta certamente un primo passo, ma non basta. Sarà mia cura vigilare con la massima attenzione sull’andamento della riunione e dei successivi passi – ha commentato Rossi – affinché non si traduca in un atto puramente formale. Le famiglie dei lavoratori hanno bisogno di risposte concrete che devono arrivare».
La procedura di cassa integrazione, avviata lo scorso 16 settembre, ha già mobilitato i sindacati: Cgil e Uil hanno proclamato lo “stato di agitazione” per chiedere la definizione di un piano industriale che dia prospettive e scongiuri la chiusura, consapevoli che la carta per alimenti – prodotto principale dello stabilimento di Momo – da tempo risente di condizioni di mercato non favorevoli e che il gruppo Schaeffer ha annunciato tagli per 4.700 posti di lavoro entro i 2029 in tutta Europa.
L’incontro congiunto tra azienda e rappresentanze sindacali è fissato lunedì presso l’assessorato regionale. «Devono attivarsi tutte le istituzioni – conclude Rossi – per sostenere i lavoratori e le loro famiglie, ma anche per scongiurare la perdita di un patrimonio industriale e occupazionale per il nostro territorio».
Dal canto suo l’assessore Chiorino ha confermato come l’incontro sia «un passaggio fondamentale per approfondire le motivazioni della crisi, valutare i margini di intervento e condividere soluzioni realistiche e sostenibili. La priorità resta la tutela dei lavoratori e la salvaguardia dei posti di lavoro».