A Novara si risparmia (e tanto): tra le province più parsimoniose d’Italia

La nostra provincia decima per propensione al risparmio (accantonato quasi un miliardo nel 2023) e tra le prime considerando quelle con un reddito disponibile inferiore alla media nazionale

Le famiglie novaresi amano e praticano il risparmio, in sintonia con molti altri piemontesi. La nostra provincia si conferma al decimo posto in Italia in una classifica da cinque anni guidata da Biella davanti ad Asti e Vercelli sulla propensione a risparmiare, stilata da Unioncamere e Centro Studi Guglielmo Tagliacarne. Non solo: la provincia di Novara risulta quinta tra quelle con una propensione al risparmio superiore al dato medio italiano e un reddito disponibile procapite inferiore alla media nazionale.

L’analisi è basata su dati del 2023, in cui si quantifica la parte di reddito non destinata ai consumi, definendo il rapporto percentuale tra questo, cioè il risparmio lordo, e il reddito disponibile lordo delle famiglie consumatrici.

Un quarto del risparmio complessivo degli italiani (in totale oltre 109 miliardi di euro nell’anno considerato) si concentra a Milano (11,55%), Roma (7,50%) e Torino (5,52%) mentre Novara è al 30° posto con 928 milioni (0,9% del totale italiano). Ma la propensione delle famiglie novaresi a risparmiare parte del proprio reddito disponibile rappresenta l’11,8%, ben sopra la media nazionale (8,27%) e davanti ai citati capoluoghi regionali, non distante dal podio con Biella (15,51%), Asti (13,64%) e Vercelli (13,62%).

«La geografia territoriale del risparmio fa emergere un quadro composito – spiega Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne – dove è la provincia minore a rappresentare ancora sotto molti versi il territorio più parsimonioso: nelle prime 20 province per tasso di incremento del risparmio tra 2019-23 ci sono tutte realtà della provincia minore, tra cui ben otto del Mezzogiorno. Questo riflette probabilmente anche una maggiore percezione del clima di incertezza che induce le famiglie ad essere più caute, accantonando una parte del proprio reddito a scopo precauzionale».

Si tratta, commenta l’analisi, di una vera e propria spinta ad una maggiore “prudenza” ed a fare, in via precauzionale, uno sforzo aggiuntivo per mettere da parte un piccolo gruzzoletto di “salvataggio”, pur disponendo di minori entrate. E’ il caso delle 18 province (6 del Sud) in cui la vocazione al risparmio è più elevata del dato nazionale ma il reddito pro-capite risulta essere inferiore alla media italiana. Realtà piccole, in 16 casi su 18 con un livello di anzianità della popolazione superiore alla media nazionale e in 12 casi un livello di scolarità inferiore al dato Italia, annota l’analisi. Tra tutte Novara mostra una propensione al risparmio del 42,7% superiore alla media nazionale nonostante un reddito disponibile di circa il 2,4% inferiore, quinta in una classifica che vede davanti a tutte Asti (propensione +65%, reddito -7%).

PIEMONTE, PRIMA REGIONE

Il Piemonte con l’11,2% è in cima alla graduatoria regionale, collocando ben cinque delle sue province nelle prime dieci posizioni. Oltre al podio conquistato da Biella, Asti e Vercelli, troviamo al quinto posto della classifica provinciale Alessandria e al decimo Novara. Un gradino sotto c’è Cuneo. A seguire a livello regionale, con una propensione al risparmio a doppia cifra, troviamo la Lombardia con il 10,9%, la Liguria e l’Emilia-Romagna con il 10,3%.

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Immagine di Antonio Maio

Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

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A Novara si risparmia (e tanto): tra le province più parsimoniose d’Italia

La nostra provincia decima per propensione al risparmio (accantonato quasi un miliardo nel 2023) e tra le prime considerando quelle con un reddito disponibile inferiore alla media nazionale

Le famiglie novaresi amano e praticano il risparmio, in sintonia con molti altri piemontesi. La nostra provincia si conferma al decimo posto in Italia in una classifica da cinque anni guidata da Biella davanti ad Asti e Vercelli sulla propensione a risparmiare, stilata da Unioncamere e Centro Studi Guglielmo Tagliacarne. Non solo: la provincia di Novara risulta quinta tra quelle con una propensione al risparmio superiore al dato medio italiano e un reddito disponibile procapite inferiore alla media nazionale.

L’analisi è basata su dati del 2023, in cui si quantifica la parte di reddito non destinata ai consumi, definendo il rapporto percentuale tra questo, cioè il risparmio lordo, e il reddito disponibile lordo delle famiglie consumatrici.

Un quarto del risparmio complessivo degli italiani (in totale oltre 109 miliardi di euro nell’anno considerato) si concentra a Milano (11,55%), Roma (7,50%) e Torino (5,52%) mentre Novara è al 30° posto con 928 milioni (0,9% del totale italiano). Ma la propensione delle famiglie novaresi a risparmiare parte del proprio reddito disponibile rappresenta l’11,8%, ben sopra la media nazionale (8,27%) e davanti ai citati capoluoghi regionali, non distante dal podio con Biella (15,51%), Asti (13,64%) e Vercelli (13,62%).

«La geografia territoriale del risparmio fa emergere un quadro composito – spiega Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne – dove è la provincia minore a rappresentare ancora sotto molti versi il territorio più parsimonioso: nelle prime 20 province per tasso di incremento del risparmio tra 2019-23 ci sono tutte realtà della provincia minore, tra cui ben otto del Mezzogiorno. Questo riflette probabilmente anche una maggiore percezione del clima di incertezza che induce le famiglie ad essere più caute, accantonando una parte del proprio reddito a scopo precauzionale».

Si tratta, commenta l’analisi, di una vera e propria spinta ad una maggiore “prudenza” ed a fare, in via precauzionale, uno sforzo aggiuntivo per mettere da parte un piccolo gruzzoletto di “salvataggio”, pur disponendo di minori entrate. E’ il caso delle 18 province (6 del Sud) in cui la vocazione al risparmio è più elevata del dato nazionale ma il reddito pro-capite risulta essere inferiore alla media italiana. Realtà piccole, in 16 casi su 18 con un livello di anzianità della popolazione superiore alla media nazionale e in 12 casi un livello di scolarità inferiore al dato Italia, annota l’analisi. Tra tutte Novara mostra una propensione al risparmio del 42,7% superiore alla media nazionale nonostante un reddito disponibile di circa il 2,4% inferiore, quinta in una classifica che vede davanti a tutte Asti (propensione +65%, reddito -7%).

PIEMONTE, PRIMA REGIONE

Il Piemonte con l’11,2% è in cima alla graduatoria regionale, collocando ben cinque delle sue province nelle prime dieci posizioni. Oltre al podio conquistato da Biella, Asti e Vercelli, troviamo al quinto posto della classifica provinciale Alessandria e al decimo Novara. Un gradino sotto c’è Cuneo. A seguire a livello regionale, con una propensione al risparmio a doppia cifra, troviamo la Lombardia con il 10,9%, la Liguria e l’Emilia-Romagna con il 10,3%.

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.