La Fp Cgil Novara e Vco e il personale della cooperativa sociale Ale.Mar hanno proclamato lo stato di agitazione a seguito degli incontri dei giorni scorsi con l’assessorato all’Istruzione del Comune di Novara e con la stessa cooperativa. Al centro della protesta, i tagli alle ore di servizio per l’integrazione scolastica degli alunni disabili, che per il nuovo anno scolastico risulterebbero sensibilmente ridotte rispetto al passato.
Secondo quanto riferito dal sindacato, la riduzione sarebbe pari a 450/500 ore settimanali in meno, a fronte di un numero di studenti con disabilità in crescita: 34 in più rispetto all’anno scorso. «Una scelta – denuncia il segretario Fp Cgil Novara e Vco Paolo Del Vecchio – giustificata dal Comune con presunte difficoltà economiche sul bilancio 2026, di cui non esiste ancora un preventivo».
Durante l’incontro del 5 settembre con l’assessora competente, non sarebbero arrivate garanzie di un ripristino del servizio nei prossimi mesi, ma solo «promesse verbali di possibili ampliamenti». Non solo: l’assemblea delle educatrici, riunitasi l’8 settembre, ha segnalato anche l’eliminazione dell’assistente ai pullman della Sun per i trasporti da e per la scuola Pier Lombardo.
Il sindacato parla di una riduzione strutturale del servizio destinata a consolidarsi per i prossimi tre anni e mezzo, periodo coperto dal nuovo appalto, con ricadute dirette sia sulle famiglie che sugli stipendi delle lavoratrici. «Eppure – sottolinea Del Vecchio – il capitolato consente l’aumento del valore della gara fino a un quinto: risorse che il Comune dovrebbe subito mettere a disposizione».
Alla cooperativa Ale.Mar è stato chiesto di attivare immediatamente il Fondo di integrazione salariale (FIS) almeno fino a dicembre 2025, per limitare gli effetti del taglio sulle retribuzioni. «Ma non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta», precisano i rappresentanti sindacali.
Lo stato di agitazione si concretizzerà a partire da oggi, mercoledì 10 settembre, con un presidio settimanale ogni mercoledì dalle 17 alle 18 in piazza Matteotti, di fronte al municipio. Contestualmente è stata inviata una richiesta alla Prefettura di Novara per l’apertura urgente di un tavolo di confronto.
«Se non arriveranno risposte concrete – avverte il segretario – non escludiamo di proclamare giornate di sciopero. La scelta del Comune è scellerata e rischia di mettere in difficoltà scuole e famiglie, compromettendo il diritto all’integrazione scolastica degli alunni disabili dalle materne alle medie».