Novarese cercava oro nell’Elvo con strumenti vietati, multato dai carabinieri

Stava cercando oro nel fiume Elvo, nel Biellese, ma lo faceva con strumenti vietati dalla normativa. Questo il motivo per cui un sessantenne di Novara è stato multato di 250 euro dai carabinieri forestali di Sordevolo per aver utilizzato una pompa elettrica a immersione, alimentata a batteria, per spostare l’acqua e facilitare la separazione dell’oro dal sedimento.

L’intervento è scattato dopo alcune segnalazioni dell’Associazione Biellese Cercatori d’Oro, che aveva notato attività sospette nel fiume nel tratto compreso fra i comuni di Borriana, Salussola, e Cerrione, dove alcune persone operavano con metodi non regolari.

I militari, oltre ai controlli diretti sul territorio, hanno incrociato informazioni provenienti dai social media, dove erano stati pubblicati video che promuovevano l’uso illecito di pompe elettriche nei corsi d’acqua. Proprio grazie al monitoraggio del web, gli investigatori sono riusciti a risalire all’identità del sessantenne novarese, sorpreso a utilizzare setacci irregolari..

Il provvedimento rientra in un’azione di controllo volta a tutelare l’ecosistema fluviale e a garantire che le attività di ricerca dell’oro, tradizione storica del Biellese e anche in zone limitrofe, vengano svolte nel rispetto delle regole e dell’ambiente.

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Novarese cercava oro nell’Elvo con strumenti vietati, multato dai carabinieri

Stava cercando oro nel fiume Elvo, nel Biellese, ma lo faceva con strumenti vietati dalla normativa. Questo il motivo per cui un sessantenne di Novara è stato multato di 250 euro dai carabinieri forestali di Sordevolo per aver utilizzato una pompa elettrica a immersione, alimentata a batteria, per spostare l’acqua e facilitare la separazione dell’oro dal sedimento.

L’intervento è scattato dopo alcune segnalazioni dell’Associazione Biellese Cercatori d’Oro, che aveva notato attività sospette nel fiume nel tratto compreso fra i comuni di Borriana, Salussola, e Cerrione, dove alcune persone operavano con metodi non regolari.

I militari, oltre ai controlli diretti sul territorio, hanno incrociato informazioni provenienti dai social media, dove erano stati pubblicati video che promuovevano l’uso illecito di pompe elettriche nei corsi d’acqua. Proprio grazie al monitoraggio del web, gli investigatori sono riusciti a risalire all’identità del sessantenne novarese, sorpreso a utilizzare setacci irregolari..

Il provvedimento rientra in un’azione di controllo volta a tutelare l’ecosistema fluviale e a garantire che le attività di ricerca dell’oro, tradizione storica del Biellese e anche in zone limitrofe, vengano svolte nel rispetto delle regole e dell’ambiente.

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