Svelato il volto della Città della Salute, a dicembre 2026 l’avvio dei lavori

Settembre 2025 sarà il mese della conferenza dei servizi, a marzo 2026 è attesa l’approvazione del progetto definitivo e l’avvio dei lavori è fissato per dicembre. La consegna? Dicembre 2030. Per la prima volta la Città della Salute di Novara ha un cronoprogramma e anche un volto, grazie ai rendering presentati questa pomeriggio dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dall’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi, che sono arrivati fino a Novara per illustrare i prossimi passi.

Le date sono state rese note a pochi giorni dalla comunicazione dell’aggiudicazione definitiva della gara d’appalto: sarà il raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) composto dal Consorzio stabile Sis (della famiglia Dogliani di Cuneo) e da Abp Nocivelli, società di Castegnato in provincia di Brescia – la stessa che realizzerà anche la Città della Salute di Torino – a costruire il nuovo ospedale.

«Tra cinque anni avremo una nuova struttura – ha dichiarato il sindaco Alessandro Canelli – stiamo già progettando la riqualificazione dell’area attuale. Grazie a chi ha lavorato a vario titolo in questi anni».

Il rettore dell’Upo Menico Rizzi ha sottolineato come «dal prossimo anno la facoltà di Medicina ospiterà il 20% in più di studenti. Un dato importante, che non riguarda solo i numeri ma anche la qualità della formazione. Un traguardo reso possibile anche grazie al sostegno della Regione».

Il presidente Cirio ha ripercorso le difficoltà attraversate in questi anni: «Dal Covid in poi i costi delle materie prime e dell’energia sono aumentati in modo insostenibile e non c’era più sostenibilità per nessuno per questo le gare sono andate deserte. Abbiamo chiesto più soldi allo Stato ma il meccanismo di erogazione impone di rinunciare al contribuito e attendere che venga erogato quello successivo. Abbiamo affiancato l’ospedale e finalmente la gara è andata a buon fine. L’Italia è un Paese meraviglioso ma complicato, ogni fase va seguita giorno per giorno».

L’assessore Riboldi ha aggiunto: «Guardiamo avanti, alla prospettiva del nuovo ospedale. Bruciamo le tappe, ma rendiamo anche più umani e funzionali gli spazi esistenti. Il futuro della sanità non è fatto solo di ospedali, ma anche di strutture territoriali che rispondano ai bisogni della comunità».

A illustrare i dettagli tecnici del cronoprogramma è stato il direttore generale dell’ospedale Maggiore, Stefano Scarpetta.

I numeri del nuovo ospedale

Superficie totale: 182.408 m²

  • Uffici amministrativi: 5.644 m²
  • Università e didattica: 26.917 m²
  • Laboratori: 17.659 m²
  • Casa della donna e del bambino: 14.800 m²
  • Ospedale per acuti: 117.388 m²
  • Posti auto: 1.940

Posti letto richiesti (A + B + C): 797

  • A – Degenza (607 posti):
    • Degenza ordinaria: 475
    • Day care: 90
    • Libera professione (DH + DO): 40
    • Degenza carceraria: 2
  • B – Terapia intensiva (104 posti):
    • Terapia intensiva: 58
    • Terapia intensiva neonatale e pediatrica: 12
    • Terapia sub-intensiva: 34
  • C – Letti tecnici (86 posti):
  • Nido e neonatologia: 29 culle
  • Dialisi: 43
  • OBI (Osservazione Breve Intensiva): 14

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Immagine di Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Svelato il volto della Città della Salute, a dicembre 2026 l’avvio dei lavori

Settembre 2025 sarà il mese della conferenza dei servizi, a marzo 2026 è attesa l’approvazione del progetto definitivo e l’avvio dei lavori è fissato per dicembre. La consegna? Dicembre 2030. Per la prima volta la Città della Salute di Novara ha un cronoprogramma e anche un volto, grazie ai rendering presentati questa pomeriggio dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dall’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi, che sono arrivati fino a Novara per illustrare i prossimi passi.

Le date sono state rese note a pochi giorni dalla comunicazione dell’aggiudicazione definitiva della gara d’appalto: sarà il raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) composto dal Consorzio stabile Sis (della famiglia Dogliani di Cuneo) e da Abp Nocivelli, società di Castegnato in provincia di Brescia – la stessa che realizzerà anche la Città della Salute di Torino – a costruire il nuovo ospedale.

«Tra cinque anni avremo una nuova struttura – ha dichiarato il sindaco Alessandro Canelli – stiamo già progettando la riqualificazione dell’area attuale. Grazie a chi ha lavorato a vario titolo in questi anni».

Il rettore dell’Upo Menico Rizzi ha sottolineato come «dal prossimo anno la facoltà di Medicina ospiterà il 20% in più di studenti. Un dato importante, che non riguarda solo i numeri ma anche la qualità della formazione. Un traguardo reso possibile anche grazie al sostegno della Regione».

Il presidente Cirio ha ripercorso le difficoltà attraversate in questi anni: «Dal Covid in poi i costi delle materie prime e dell’energia sono aumentati in modo insostenibile e non c’era più sostenibilità per nessuno per questo le gare sono andate deserte. Abbiamo chiesto più soldi allo Stato ma il meccanismo di erogazione impone di rinunciare al contribuito e attendere che venga erogato quello successivo. Abbiamo affiancato l’ospedale e finalmente la gara è andata a buon fine. L’Italia è un Paese meraviglioso ma complicato, ogni fase va seguita giorno per giorno».

L’assessore Riboldi ha aggiunto: «Guardiamo avanti, alla prospettiva del nuovo ospedale. Bruciamo le tappe, ma rendiamo anche più umani e funzionali gli spazi esistenti. Il futuro della sanità non è fatto solo di ospedali, ma anche di strutture territoriali che rispondano ai bisogni della comunità».

A illustrare i dettagli tecnici del cronoprogramma è stato il direttore generale dell’ospedale Maggiore, Stefano Scarpetta.

I numeri del nuovo ospedale

Superficie totale: 182.408 m²

  • Uffici amministrativi: 5.644 m²
  • Università e didattica: 26.917 m²
  • Laboratori: 17.659 m²
  • Casa della donna e del bambino: 14.800 m²
  • Ospedale per acuti: 117.388 m²
  • Posti auto: 1.940

Posti letto richiesti (A + B + C): 797

  • A – Degenza (607 posti):
    • Degenza ordinaria: 475
    • Day care: 90
    • Libera professione (DH + DO): 40
    • Degenza carceraria: 2
  • B – Terapia intensiva (104 posti):
    • Terapia intensiva: 58
    • Terapia intensiva neonatale e pediatrica: 12
    • Terapia sub-intensiva: 34
  • C – Letti tecnici (86 posti):
  • Nido e neonatologia: 29 culle
  • Dialisi: 43
  • OBI (Osservazione Breve Intensiva): 14

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Riproduzione Riservata

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore