Novara, spunta la propaganda creativa: «Se non voti ti rubano il portafoglio»

Cartelli ironici che invitano al referendum sono comparsi sui lampioni della luce della città

Sui lampioni della luce di Novara è sbocciata una campagna elettorale non autorizzata, ma decisamente ispirata. In questi giorni, misteriosi cartelli hanno iniziato a comparire in città con messaggi improbabili, surreali, ironici e irresistibilmente provocatori che invitano ad andare a votare al referendum dell’8 e 9 giugno: «Gesù è morto in croce, tu puoi mettere una crocetta», «Se non voti ti rubano il portafoglio», «Sei troppo sexy per non andare a votare», «Se voti te la do». Chi sia l’autore (o l’autrice, o il collettivo) dell’iniziativa, non è dato saperlo. Ma un paio di cose sono chiare: hanno il dono della sintesi e, soprattutto, sanno come si tiene viva l’attenzione in epoca di scroll compulsivo.

Una trovata di marketing civico? Una chiamata alle urne travestita da meme? Una forma d’arte partecipativa? Difficile dirlo. Quel che è certo è che la città si è svegliata con un invito al voto molto più efficace di certi dibattiti tv: diretto, colorito e con un tempismo da applausi.

Che si tratti del referendum o della semplice voglia di far parlare di sé, poco importa: in un’epoca di astensionismo da record, anche un cartello attaccato con lo scotch può fare più di mille appelli istituzionali. E forse è proprio questo il punto: la politica langue, l’ironia no.

Nel dubbio, come suggerisce uno dei cartelli più fotografati “Sei troppo sexy per non andare a votare”, ci chiediamo: chi siamo noi per contraddire un lampione?

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2025 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Novara, spunta la propaganda creativa: «Se non voti ti rubano il portafoglio»

Cartelli ironici che invitano al referendum sono comparsi sui lampioni della luce della città

Sui lampioni della luce di Novara è sbocciata una campagna elettorale non autorizzata, ma decisamente ispirata. In questi giorni, misteriosi cartelli hanno iniziato a comparire in città con messaggi improbabili, surreali, ironici e irresistibilmente provocatori che invitano ad andare a votare al referendum dell’8 e 9 giugno: «Gesù è morto in croce, tu puoi mettere una crocetta», «Se non voti ti rubano il portafoglio», «Sei troppo sexy per non andare a votare», «Se voti te la do». Chi sia l’autore (o l’autrice, o il collettivo) dell’iniziativa, non è dato saperlo. Ma un paio di cose sono chiare: hanno il dono della sintesi e, soprattutto, sanno come si tiene viva l’attenzione in epoca di scroll compulsivo.

Una trovata di marketing civico? Una chiamata alle urne travestita da meme? Una forma d’arte partecipativa? Difficile dirlo. Quel che è certo è che la città si è svegliata con un invito al voto molto più efficace di certi dibattiti tv: diretto, colorito e con un tempismo da applausi.

Che si tratti del referendum o della semplice voglia di far parlare di sé, poco importa: in un’epoca di astensionismo da record, anche un cartello attaccato con lo scotch può fare più di mille appelli istituzionali. E forse è proprio questo il punto: la politica langue, l’ironia no.

Nel dubbio, come suggerisce uno dei cartelli più fotografati “Sei troppo sexy per non andare a votare”, ci chiediamo: chi siamo noi per contraddire un lampione?

© 2025 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata

Picture of Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore