Un caso classico di truffa del Caro nipote quello che i carabinieri di Novara sono riusciti a bloccare l’altro giorno intervenendo in via Cernaia per bloccare dei ladri in fuga. Due sono riusciti a scappare; il terzo, nonostante i tentativi di opporsi e l’aggressione messa in atto contro i militari, alla fine è stato bloccato e arrestato per estorsione e resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta di un quarantenne della provincia di Caserta mandato a Novara dai vertici della banda campana che gestisce questo tipo di raggiri ai danni di anziani. Il giudice gli ha applicato la misura dell’obbligo di firma e di dimora nel comune di residenza.
Vittima una pensionata ultraottantenne che purtroppo è cascata nell’ormai tradizionale raggiro della telefonata fatta da un finto nipote che dice di aver provocato un grave incidente e di rischiare il carcere a meno che non venga pagato l’avvocato che riesca a sistemare le cose. Esattamente così è successo in via Cernaia. L’anziana ha raccolto denaro e monili che aveva in casa e li ha consegnati al sedicente avvocato Rossi arrivato a suonarle il campanello per conto del famigliare in difficoltà.
Stavolta ai truffatori è andata male. In zona c’era una pattuglia dell’Arma che, intercettati i malviventi in fuga, ha intimato loro l’alt. I carabinieri sono riusciti a fermarne uno, che comunque ha fatto di tutto per opporre resistenza, minacciandoli, spintonandoli contro le auto. Un inseguimento da film che non è passato inosservato ai residenti e ai passanti della zona.
La refurtiva, alla fine, è stata recuperata e restituita alla vittima. Sono ora in corso indagini per cercare di identificare i complici dell’arrestato.