Continua la presenza di associazioni di estrema destra nel novarese. Dopo le affissioni abusive per commemorare Sergio Ramelli e sul progetto Remigrazione, ieri sera, 12 maggio, circa venti persone si sono date appuntamento alle 21 nel parcheggio del cimitero di Trecate per la cerimonia di commemorazione di Vittorio Doré, 18enne novarese volontario nelle formazioni militari della Repubblica sociale. Alla cerimonia hanno partecipato esponenti di diverse sigle dell’estrema destra e anche la rappresentante locale del Comitato 10 Febbraio, associazione nota per la sua attività di memoria delle vittime delle foibe che ha organizzato anche manifestazioni con la Provincia di Novara.
Durante il momento commemorativo è stato scandito il tradizionale “presente”, formula rituale utilizzata nei raduni neofascisti in omaggio ai caduti del regime. Il tono della cerimonia, seppur contenuto nei numeri, ha riportato l’attenzione sulla scelta – già contestata in passato per la presenza di simboli e iscrizioni ritenute apologetiche del fascismo – di dedicare un cippo a Dorè, figura assunta a icona da ambienti legati alla destra estrema. Come molti altri caduti della parte sconfitta, la sua memoria è diventata negli anni terreno di contesa tra chi rivendica una pacificazione acritica e chi ricorda il contesto e le responsabilità di chi scelse di combattere per un regime totalitario.
Il Comune di Trecate dichiara di non essere stato preventivamente informato della manifestazione, la quale, in assenza di comunicazioni ufficiali o richieste di autorizzazione, risulterebbe essersi svolta senza i necessari permessi.