E’ notorio che, nel ventennio fascista, dominavano Novara due personaggi di grosso calibro. Du avvocati. Aldo Rossini e Ezio Maria Gray. Entrambi avevano partecipato alla Grande Guerra; entrambi decorati, entrambi rampanti. Per loro la politica era l’occasione per sfoggiare una straordinaria abilità nella parola. Come due attori sul palcoscenico di Novara che il fascismo ufficiale non è mai riuscito a conquistare.

 

 

Rossini e Gray prendevano tutta la scena, e per gli altri non c’era spazio. Caddero di fronte al loro carisma segretari federali come (Belloni, Oddone-Nazza, chinarono il capo podestà (sindaci del tempo) come il marchese Tornielli e il conte Leonardi.

Si sfidarono a duello Rossini e Gray, e naturalmente vinse Rossini che si allenava tutte le sere alla “Pro Novara”, sezioni spada e sciabola.

Ma l’aneddoto più curioso e saporoso riguarda Ezio Maria Gray, che covava sentimenti amorosi verso un noto soprano del tempo. I suoi “amici” gli combinarono una bella serata. Indimenticabile per chi l’ha vissuta.

Il soprano (una bella donna, in carne) uscì al proscenio proclamando: “Sono madama Butterfly……”. E dalla seconda galleria del Coccia, detta anche “loggione”, partì in tempo perfetto il coro “Ezio Maria Gray…..”. Le autorità del tempo impallidirono. Poi lo stesso Gray, presente alla serata per ammirare il “suo” soprano, diede il via alle risate, smorzando qualsiasi velleità di contestazione.

Fu una serata bellissima (per quanti la godettero) e rimase fra le storie curiose e simpatiche del nostro teatro Coccia che in cento e più anni ha sfornato a iosa episodi e aneddoti molto gustosi.

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Gianfranco Capra

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Giornalista e scrittore, ha pubblicato numerosi libri sulla storia e suipersonaggi novaresi

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Il caso Ezio Maria Gray

E’ notorio che, nel ventennio fascista, dominavano Novara due personaggi di grosso calibro. Du avvocati. Aldo Rossini e Ezio Maria Gray. Entrambi avevano partecipato alla Grande Guerra; entrambi decorati, entrambi rampanti. Per loro la politica era l’occasione per sfoggiare una straordinaria abilità nella parola. Come due attori sul palcoscenico di Novara che il fascismo ufficiale non è mai riuscito a conquistare.     Rossini e Gray prendevano tutta la scena, e per gli altri non c’era spazio. Caddero di fronte al loro carisma segretari federali come (Belloni, Oddone-Nazza, chinarono il capo podestà (sindaci del tempo) come il marchese Tornielli e il conte Leonardi. Si sfidarono a duello Rossini e Gray, e naturalmente vinse Rossini che si allenava tutte le sere alla “Pro Novara”, sezioni spada e sciabola. Ma l’aneddoto più curioso e saporoso riguarda Ezio Maria Gray, che covava sentimenti amorosi verso un noto soprano del tempo. I suoi “amici” gli combinarono una bella serata. Indimenticabile per chi l’ha vissuta. Il soprano (una bella donna, in carne) uscì al proscenio proclamando: “Sono madama Butterfly……”. E dalla seconda galleria del Coccia, detta anche “loggione”, partì in tempo perfetto il coro “Ezio Maria Gray…..”. Le autorità del tempo impallidirono. Poi lo stesso Gray, presente alla serata per ammirare il “suo” soprano, diede il via alle risate, smorzando qualsiasi velleità di contestazione. Fu una serata bellissima (per quanti la godettero) e rimase fra le storie curiose e simpatiche del nostro teatro Coccia che in cento e più anni ha sfornato a iosa episodi e aneddoti molto gustosi.

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Gianfranco Capra

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Giornalista e scrittore, ha pubblicato numerosi libri sulla storia e suipersonaggi novaresi