Mondiale hockey, Bertolucci (ct Italia): «Un bronzo che dedico a tutto il movimento»

In sala stampa “processo” dei giornalisti portoghesi al tecnico lusitano Freitas per un torneo concluso nel peggiore dei modi. Grande soddisfazione invece per l'allenatore toscano: «Dopo ventuno anni ritorniamo sul podio. La storia continuerà»

Una partita leale, aperta, combattuta a viso aperto. Questa è stata la finale per il terzo posto che ha visto alla fine l’Italia superare il Portogallo 3-2. Soddisfazione in tutto l’ambiente italiano mentre sul versante opposto il tecnico lusitano Paulo Freitas subisce dai giornalisti portoghesi un vero e proprio “processo” per un risultato di questo mondiale, un quarto posto, ritenuto a dir poco fallimentare.


«Sono felicissimo di questo podio – ha poi detto Bertolucci – Era un obiettivo che mi ero posto, quello di riportare l’Italia sul podio dopo qualcosa come ventuno anni. Chiaramente la speranza era quella di salire sul gradino più alto, ma la partita di ieri (la semifinale con l’Argentina, ndr) non ci ha sorriso».


Per il commissario tecnico toscano «i miei ragazzi hanno dimostrato in questi giorni di potersela giocare con tutti e oggi con il Portogallo sono stati semplicemente fantastici. Alla vigilia di questo Mondiale abbiamo ricevuto tante critiche sui social: hanno scritto che eravamo scarsi, bolliti. Ma questo ci ha dato una spinta per crescere e sono convinto che questa squadra non è ancora al cento per cento, ma può ancora crescere».


Bertolucci ha poi ringraziato il pubblico di Novara, dedicando la medaglia a «tutto il movimento dell’hockey italiano, che deve tornare a riempire i palazzetti delle piazze storiche. E’ mancata una virgola per ottenere di più. Diciamo che abbiamo messo dei puntini, ma la storia continuerà».

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Luca Mattioli

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Mondiale hockey, Bertolucci (ct Italia): «Un bronzo che dedico a tutto il movimento»

In sala stampa “processo” dei giornalisti portoghesi al tecnico lusitano Freitas per un torneo concluso nel peggiore dei modi. Grande soddisfazione invece per l’allenatore toscano: «Dopo ventuno anni ritorniamo sul podio. La storia continuerà»

Una partita leale, aperta, combattuta a viso aperto. Questa è stata la finale per il terzo posto che ha visto alla fine l'Italia superare il Portogallo 3-2. Soddisfazione in tutto l'ambiente italiano mentre sul versante opposto il tecnico lusitano Paulo Freitas subisce dai giornalisti portoghesi un vero e proprio “processo” per un risultato di questo mondiale, un quarto posto, ritenuto a dir poco fallimentare.

«Sono felicissimo di questo podio – ha poi detto Bertolucci – Era un obiettivo che mi ero posto, quello di riportare l'Italia sul podio dopo qualcosa come ventuno anni. Chiaramente la speranza era quella di salire sul gradino più alto, ma la partita di ieri (la semifinale con l'Argentina, ndr) non ci ha sorriso».

Per il commissario tecnico toscano «i miei ragazzi hanno dimostrato in questi giorni di potersela giocare con tutti e oggi con il Portogallo sono stati semplicemente fantastici. Alla vigilia di questo Mondiale abbiamo ricevuto tante critiche sui social: hanno scritto che eravamo scarsi, bolliti. Ma questo ci ha dato una spinta per crescere e sono convinto che questa squadra non è ancora al cento per cento, ma può ancora crescere».

Bertolucci ha poi ringraziato il pubblico di Novara, dedicando la medaglia a «tutto il movimento dell'hockey italiano, che deve tornare a riempire i palazzetti delle piazze storiche. E' mancata una virgola per ottenere di più. Diciamo che abbiamo messo dei puntini, ma la storia continuerà».