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Trecate, caso vigili: quattro possono andare a certe condizioni. Gli altri devono restare

Nuovo aggiornamento in merito alla vicenda vigili a Trecate. Dopo la richiesta di otto vigili di poter avere la mobilità e gli incontri con l’amministrazione e il comandante Pier Zanatto (leggi qui) si è arrivati a una nuova conclusione: possono andarsene, ma soltanto quattro e ad alcune condizioni, come prevede il regolamento.

Innanzitutto la mobilità è stata confermata solo a quattro perché soltanto loro hanno i requisiti: la mobilità infatti si può richiedere dopo sette anni di anzianità se il Comune dove si opera è quello di affidamento diretto, cinque anni di anzianità se Comune ottenuto per mobilità. C’è però un’altra condizione: una mobilità è possibile con un’altra mobilità altrimenti le unità del comando diminuirebbero dal momento che non possono essere sostituiti in altro modo.

Gli altri quattro agenti dovranno rimanere. Una situazione che non fa poi così bene a un Comune in generale, a maggior ragione se uno dei punti più cari all’amministrazione è quello relativo alla sicurezza e la sinergia è molto importante. Una situazione che l’assessore alla Sicurezza Alessandro Pasca commenta così: «Se sono dispiaciuto? Questo potrò dirlo tra qualche mese, quando vedremo se la volontà dei quattro agenti è davvero quella di andarsene. Solitamente quando si richiede una mobilità si cerca già il Comune dove poter operare, in questo caso non è così, – dice Pasca – fra coloro che hanno richiesto di andarsene ci sono agenti ottimi e con grandi valori e mi auguro possano cambiare idea. Lo vedremo solo con il passare del tempo».

 

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I consiglieri Antonio Vilardo e Lorenzo Volonté hanno preso subito una posizione: «L’assessore non capisce proprio che c’è un problema nel corpo di polizia? O fa finta di niente e continua a mentire, sia ai mezzi stampa sia ai cittadini. Pasca e tutta l’amministrazione stanno toccando vette e traguardi inimmaginabili fino a un paio di anni fa. Un’amministrazione da record».

«Non ho bisogno di lezioni da parte del consigliere Volontè che durante il suo mandato, con la stessa delega, non ha combinato praticamente nulla e soprattutto non è stato eletto in modo diretto, ma due prima di lui hanno rinunciato, altrimenti non avrebbe ottenuto quel ruolo», risponde con fermezza l’assessore.

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Elena Mittino

Elena Mittino

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