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Cittadini e imprese trecatesi piegate dal Covid: per chiedere aiuto chiamare il Comune

Aiuti a cittadini e imprese trecatesi: si può chiedere aiuto nel mese di agosto telefonando in Comune. Si chiama “Diamo voce ai cittadini” l’iniziativa pensata dal Comune per sostenere chi si trova in difficoltà economiche dopo l’emergenza sanitaria. Chi avrà necessità potrà chiamare lo 0321.776385 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dovrà rispondere a una breve intervista telefonica per compilare un modulo. I moduli serviranno per capire quali sono gli aiuti maggiormente richieste e destinare così delle risorse a bilancio. «Abbiamo scelto questa modalità per poterci basare su dati precisi e oggettivi, saranno proprio i cittadini a dirci i loro reali bisogni».

 

 

I dati richiesti sono: nome, cognome o denominazione aziendale, numero di componenti del nucleo familiare e recapito telefonico; il cittadino/azienda indica quale aiuto necessita maggiormente tra buoni alimentari, contributi per l’affitto o le bollette, riduzione della Tari e dell’Imu, contributi allo studio o altro.

Proprio questo argomento, ossia gli aiuti a cittadini e imprese, era stato sollevato nel consiglio comunale di mercoledì 22 luglio dalla minoranza, in modo particolare dal consigliere Marco Uboldi: «Nel bilancio non ci sono soldi per le attività produttive e famiglie. Molti altri comuni hanno stanziato fondi e penso a Novara, Oleggio, Borgomanero, tutti comuni amministrato dal Centrodestra, per prendere esempi simili a Trecate. Potevate ispirarvi a qualcuno di loro. Non c’è un centesimo e non abbiamo avuto neanche la possibilità di parlarne. Tutti gli altri comuni hanno già trovato risorse, noi no. Sono palesemente scelte politiche, un bilancio fatto di politica pura».

I soldi verranno stanziati in seguito a questo mese di osservazione: «A fronte delle minori entrate comunali dovute all’emergenza Covid-19 e, nello specifico, alla sospensione degli accertamenti tributari e del recupero dell’evasione fiscale, a un diminuito gettito riguardante le sanzioni del codice della strada e la chiusura degli impianti sportivi e a un cospicuo ridimensionamento degli oneri di urbanizzazione, il Governo ha trasferito un acconto pari a 210.000 €. Ci aspettiamo, inoltre, – ha detto l’assessore Claudia Mazza –  un altro trasferimento di circa 500.000 €, insufficiente a coprire le minori entrate descritte. Anche l’Anci ha stimato in 5,5 miliardi le minori entrate per gli Enti locali, con un ristoro da parte del Governo di 3 miliardi complessivi, inadatti a coprire le spese, a carico del Comuni, causate dal Covid e dai provvedimenti di prevenzione del contagio. Per questo motivo abbiamo utilizzato maggiore cautela nella gestione del bilancio».

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Elena Mittino

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