«L’assessore Icardi si affretta a scaricare le colpe sulla stazione appaltante annunciando un “commissariamento” da parte dell’assessorato ma scappa di fronte al confronto in consiglio regionale sull’ennesimo rinvio relativo al bando per la Città della salute di Novara. Venga a riferire in commissione».
Il consigliere regionale del Pd, Domenico Rossi, segretario piemontese e vice presidente della commissione Sanità in Regione, ha chiesto la convocazione urgente della seduta, tra l’altro con il supporto del presidente della commissione, il leghista Alessandro Stecco che è anche medico dell’ospedale Maggiore. Ma l’assessore «non ha dato la propria disponibilità e in conferenza dei capigruppo non c’è stata volontà, da parte della maggioranza, di trovare uno spazio di confronto. Di che cosa hanno timore?» afferma Rossi.
«La realizzazione della Città della salute è una priorità per il Partito Democratico e mai mancherà il supporto a ogni iniziativa utile a realizzare l’opera – continua il consigliere -. Per farlo, però, occorre anche riconoscere i problemi che ci hanno portato a questo punto, come l’atteggiamento dell’assessore Icardi che a inizio legislatura (in periodo pre Covid, in assenza di aumento dei prezzi, Pnrr e Superbonus) decise di mettere in discussione quanto ereditato dalla giunta Chiamparino prima ipotizzando un finanziamento Inail e poi tornando sul Ppp, ma prevedendo la riduzione della durata del canone. Non mancherà sinergia per il raggiungimento dell’obiettivo, augurandoci che questa non venga richiesta solo nel momento dei problemi, ma riconosciuta anche quando si tratta di rivendicare i risultati».
«Oggi il senatore Nastri e il sindaco Canelli sposano la tesi di un intervento della Regione, peraltro già annunciato dall’assessore Icardi – aggiunge Rossi -. Nel febbraio 2020 ho chiesto alla giunta con un ordine del giorno, approvato all’unanimità dal consiglio regionale, l’istituzione di un gruppo di lavoro costituito da professionisti altamente specializzati presso SCR (Società di Committenza Regionale) a sostegno delle Stazioni Appalti che avrebbero dovuto gestire la realizzazione del Parco della Salute di Torino, della Città della Salute e della Scienza di Novara e dei diversi ospedali previsti in regione. Sono convinto che se si fosse realizzato quanto previsto dall’ordine del giorno probabilmente oggi saremmo in una situazione diversa. Riconoscere i problemi è il primo passo per poterli risolvere. Ci auguriamo che questa volta ci sia davvero un cambio di passo. Intanto l’assessore e la maggioranza potrebbero cominciare a dimostrare buona volontà accettando di convocare la commissione regionale».
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