«E’ un bilancio che gestirà le risorse in modo equo ed efficace. Mirato soprattutto all’efficentamento delle entrate per rispondere alle esigenze sempre più numerose che ci vengono trasmesse dalla comunità». Ha usato queste parole lunedì mattina all’Arengo del Broletto l’assessore Silvana Moscatelli presentando lo strumento contabile poi approvato nelle prime ore del giorno successivo dopo l’estenuante maratona riservata alla discussione degli emendamenti prima del voto definitivo.
«Abbiamo trascorso due anni difficili – ha ricordato – durante i quali il nostro personale ha lavorato responsabilmente con l’amministrazione, il cui patrimonio più importante è costituito appunto dal capitale umano», oggetto di quell’innovazione di cui si parla tanto. Per il prossimo triennio «abbiamo in mente una riorganizzazione globale: un progetto lungo, difficile, che probabilmente non si risolverà entro il 2024, ma per questa data vedremo sicuramente dei segnali positivi. Un progetto dove i dipendenti saranno al centro di una riorganizzazione attraverso una valorizzazione culturale oltre a un ricambio generazionale». Un vero e proprio “welfare aziendale” destinato a toccare diversi aspetti del personale.
Venendo ai numeri “crudi”, il bilancio 2022 pareggia a 297,947 milioni di euro. Gli equilibri di parte corrente ammontano a 72 milioni di entrate tributarie, 11 a trasferimenti, 18 a entrate extratributarie e 1,5 a oneri. La spesa di parte corrente è di 103 milioni, alla quale si sommano mutui per una cifra di poco inferiore ai 3 milioni: «Mancherà da questo esercizio – ha sottolineato Moscatelli – la quota di 451 mila euro che ogni anno dovevamo accantonare per il disavanzo determinato dall’accertamento dei residui». Gli investimenti sul triennio si sviluppano, tanto che si prevede per quest’anno una spesa in questa direzione di 28,5 milioni, cifra che salirà a 43 nel 2023 per poi assestarsi a 30 nel 2024: «Questo vuol dire che ci stiamo impegnando fortemente nella crescita, anche se la cosa porterà a un incremento dell’indebitamento». Partendo dai 35,9 milioni dello scorso 31 dicembre, la previsione è quella di un aumento a 38,9 alla fine di quest’anno, a 40,9 nel 2023 e a 43,5 nel ’24, «cifre che tengono conto di eventuali mutui che potremo contrarre, quello che Draghi definirebbe “il debito buono”, perché farà ricadere sul territorio lavoro e risorse».
Al di là di quanto accaduto nel prosieguo della seduta, già in partenza le minoranze avevano mostrato il pollice verso nei confronti del bilancio: «Il Comune fa ben poco con risorse sue – così il capogruppo del Pd Nicola Fonzo – Canelli avrà 100 milioni in tre anni, cosa mai successa a nessuno prima di lui. Potrebbe rivoltare la città come un calzino, ma non ha una visione».