Anche per questa sessione di bilancio le minoranze consiliari di Novara – Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Insieme per Novara – si sono compattate e hanno presentato 41 emendamenti congiunti, frutto di settimane di commissioni e di un lavoro che, come hanno sottolineato i capigruppo nella conferenza stampa di questo pomeriggio, 12 dicembre, guarda già al confronto politico verso le elezioni amministrative del 2027. «Come l’anno scorso – ha spiegato Nicola Fonzo (Pd) – presentiamo emendamenti condivisi. Abbiamo lavorato in modo puntuale, analizzando voce per voce nelle commissioni per arrivare in consiglio con una valutazione complessiva e puntuale».
Il capitolo più caldo è quello degli asili nido. Fonzo ha parlato di «emendamenti di senso» e di «posizione chiara da parte nostra dopo quanto emerso in commissione dall’assessora Negri». Una posizione che, nelle parole della consigliera Milù Allegra (Pd), è diventata più esplicita: «Siamo stati presi un po’ in giro. A fronte di un emendamento votato sul tema dell’azzeramento delle liste d’attesa, oggi non sappiamo quanti siano i bambini in lista ma sappiamo che non sono previste assunzioni per il 2026». La minoranza è tornata a contestare la prospettiva di esternalizzare parte del servizio, soprattutto in vista dell’apertura di nuovi nidi e dell’accorpamento di alcune strutture.
Un altro fronte aperto è quello dello sport di base. Negli emendamenti delle minoranze si converge sulla necessità di intervenire in maniera sistematica sulle palestre scolastiche, viste come infrastrutture essenziali per aumentare realmente la partecipazione dei bambini allo sport. Connessa al tema delle strutture è la vicenda delle sedi di quartiere, su cui le opposizioni hanno chiesto una scadenza chiara: «Se eleggiamo portavoce di quartiere – ha detto Fonzo – queste persone devono avere degli spazi da poter utilizzare».
Sul tema sicurezza, invece, la minoranza ha provato a spostare il baricentro. «Non è una bandiera della destra – ha sottolineato Fonzo – ma una questione che riguarda tutti. Le persone fragili sono spesso le vittime più esposte e per questo serve investire sulla prevenzione e la protezione, non solo sulla repressione». Una visione condivisa da Mario Iacopino (M5S) che ha spinto per un approccio “moderno”, con proposte già da tempo nel suo dossier: vigile di quartiere e una videosorveglianza davvero funzionante.
«Il progetto del 2016 è fallito: serve una consulta comunale che coinvolga associazioni, commercianti e forze dell’ordine per condividere strategie. Abbiamo preso spunto da Bologna e da esperienze come Nottambula per offrire soluzioni concrete in tema di sicurezza in città» ha sottolineato il capogruppo del Movimento, insieme a Francesco Renna (M5S) che ha insistito sul punto: «Serve maggiore pulizia in città e un presidio vero nelle zone critiche, a partire dalla stazione».
Per Piergiacomo Baroni (Demos) il nodo resta quello delle fasce più fragili. «Anche se la spesa sociale è aumentata, i servizi non sono migliorati e gli anziani sono tra i più colpiti». Tra gli emendamenti rientrano il sostegno ai caregiver, con risorse oggi giudicate insufficienti, la revisione delle compartecipazioni ISEE per l’assistenza domiciliare e il potenziamento dei servizi per i senza fissa dimora.
Nel pacchetto degli emendamenti trovano spazio anche ambiente, pari opportunità e diritti LGBTQIA+, temi che come ha sottolineato Fonzo «sono stati troppo spesso marginali nell’agenda amministrativa». Tutti i gruppi hanno ribadito il senso politico dell’operazione: compattezza, lavoro comune, costruzione di un’alternativa. «Questo è il nostro dovere di minoranza – ha concluso Iacopino –. Ora tocca alla maggioranza decidere se accogliere gli emendamenti».
Accanto a questi interventi da parte dell’opposizione, anche nella maggioranza c’è chi ha portato specifiche proposte emendative. Il gruppo di Fratelli d’Italia ha, infatti, presentato quattro emendamenti legati alla cultura e alle iniziative per ravvivare i quartieri periferici, alla sanità e alle liste d’attesa, sulla revisione delle tariffe dei parcheggi e sul Piano regolatore generale. «Sul Prg chiediamo una piccolissima integrazione sull’attenzione al risparmio di suolo e sull’impegno per la rigenerazione di strutture esistenti» spiega a La Voce il capogruppo Michele Ragno che sulle tariffe dei parcheggi ha specificato «chiediamo che ci si impegni a incentivare il trasporto sostenibile e che le tariffe non aumentino».
Un chiaro riferimento alla novità del parcheggio sotterraneo di fianco al duomo dove il listino prezzi e più elevato rispetto alle strisce blu in superficie e non sono previsti incentivi e riduzioni per le auto ibride o elettriche. Il prossimo passaggio sarà in consiglio comunale il 18 dicembre, quando il documento di bilancio e gli emendamenti saranno messi ai voti: un momento atteso, perché oltre a consolidare le scelte contabili dell’amministrazione, definirà anche priorità e direzioni per l’anno che verrà.
Il clima è quello di un assestamento tecnico prima dello scontro politico vero e proprio con evidenti movimenti sulla scacchiera del 2027. La battaglia degli emendamenti, quest’anno più che mai, non è solo la discussione su numeri e capitoli di spesa: è la prova generale della sfida politica che accompagnerà la città nei prossimi due anni.







