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Oleggio, obiettivo autonomia energetica. Il sindaco: «Attendiamo l’adesione di aziende e privati»

Presentato il progetto di fattibilità di una forma collaborativa di produzione di energia da fonti rinnovabili basata su un sistema di scambio locale dell’energia

Autonomia energetica grazie a fonti rinnovabili collaborando a stretto contatto con cittadini e aziende private. Si potrebbe condensare così l’importante e ambizioso progetto del comune di Oleggio che ha nel proprio mirino la realizzazione di una forma collaborativa di produzione di energia da fonti rinnovabili basata su un sistema di scambio locale dell’energia.

«Facciamo un passo indietro doveroso – spiega il primo cittadino oleggese, Andrea Baldassini – è dal 2019 che abbiamo intrapreso un percorso per migliorare l’efficientamento energetico cittadino, tanto che Oleggio ha proprio un consigliere delegato alle Politiche energetiche – Samuela Borrini. Come ho spiegato nel corso di un incontro con i cittadini mercoledì 8 novembre, dove ho presentato lo studio di fattibilità affidato a una società torinese GoCer, la nostra è un’idea che arriva da molto lontano. Questo a sottolineare quanto abbiamo insistito e lavorato per giungere a un possibile modello di autonomia energetica comunitaria e rinnovabile. Un progetto che prende libero spunto dal comune di Magliano Alpi che dal dicembre del 2022 è, a tutti gli effetti, la prima Cer in Italia.

«Cosa abbiamo fatto? Abbiamo domandato a cittadini e aziende di compilare un questionario contenente dati principali, come i consumi in bolletta e la potenziale capacità di un tetto per produrre corrente elettrica. Dopodiché abbiamo trasmesso tutto a GoCer incaricandoli – grazie a un contributo economico ministeriale – di creare un progetto di Cer a Oleggio. Va da sé che ora chiediamo a privati e aziende di diventare soci fondatori della comunità. Una comunità energetica nella quale il comune farà parte come consumatore e produttore al pari degli altri. Lo studio presentato si basa sui dati forniti dalla manifestazione di interesse delle aziende e dei cittadini oleggesi e sembra che ci siano tutti i numeri per poter andare avanti. Nei prossimi giorni ci sarà un altro incontro per capire quale forma giuridica vogliamo dare alla Cer. Nella progettazione che è stata presentata c’è già una proposta, però giustamente i progettisti sostengono che l’ultima decisione spetterà a chi fonderà questa comunità energetica».

«Ora attendiamo solo la disponibilità di mettersi in gioco da parte di aziende e privati. La Cer è un progetto comunitario e l’amministrazione, in questo caso, funge da catalizzatore, da volano, offrendo tutto il supporto necessario per vederlo crescere. Concludo con una precisazione a conferma di quanto sia complesso essere i pionieri di un progetto grande come questo: il legislatore non ci sta dando una spinta per far sì che questa idea decolli, anzi. Per esempio: la progettazione è potuta iniziare soltanto in primavera inoltrata perchè il gestore elettrico non ci forniva la posizione delle cabine primarie (comuni più piccoli come Magliano Alp si appoggiano alle cabine secondarie n.d.r) e di come era strutturata la rete elettrica. In più siamo ancora in attesa dei decreti attuativi di una norma di fine 2021 che banalmente stabilisce il prezzo della corrente all’interno di una Cer. Insomma, abbiamo e stiamo facendo davvero fatto di tutto per rendere questo progetto vivo e fattibile e adesso vogliamo, tutti insieme, raccoglierne i frutti».

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Paolo Pavone

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