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Oleggio, antiche mura in pericolo? Il sindaco: «Ci stiamo lavorando»

Preoccupazione condivisa anche dal consigliere di minoranza Ferrari: «Un argomento che l'amministrazione continua a bypassare»

«In questo modo si perde la storia di Oleggio». Sui social nei giorni scorsi alcuni cittadini oleggesi hanno espresso la propria preoccupazione circa le antiche mura oleggesi che parrebbero in grave stato di abbandono.

Argomento questo che in diverse occasioni è approdato anche in politica come conferma il consigliere di minoranza, Massimiliano Ferrari: «Il recupero delle antiche mura era oggetto del nostro programma elettorale. L’amministrazione Baldassini, in quasi cinque anni, è stata capace solo di inserire ogni volta l’intervento nel piano delle opere, salvo depennarlo poco dopo rimandandolo all’anno successivo. Al termine del mandato, il bluff è sotto gli occhi di tutti ed è ancor più grave perché il suo principale artefice è un sindaco che, a parole, si dichiara così attento alla cultura locale ma, nei fatti, preferisce utilizzare risorse pubbliche per opere o progetti assai più prosaici, ma di maggior ritorno sotto il profilo elettorale».

«Lo stato di conservazione delle mura – continua Ferrari – è sotto gli occhi di tutti: da un lato, è fonte di potenziale pericolo per l’incolumità pubblica; dall’altro lato, costituisce un patrimonio culturale che, se adeguatamente recuperato, renderebbe ancora più suggestivo il nostro paese. La prossima amministrazione dovrà certamente farsene carico, con la consapevolezza che il patrimonio culturale locale può e deve svolgere un ruolo significativo nella promozione e sostegno dello sviluppo economico delle comunità locali».

Sulla vicenda è intervenuto il primo cittadino, Andrea Baldassini spiegando che «a Oleggio c’è un patrimonio storico artistico importante e ogni anno ci sono interventi volti a salvaguardarlo e tutelarlo. Sono a conoscenza della situazione delle antiche mura, ma occorre fare un discorso più ampio a riguardo. A livello economico non è semplice poter affrontare tutti gli interventi senza per forza di cose “posticipare” qualcosa. Lo scorso anno, ad esempio, abbiamo ristrutturato i sotterranei e l’aula magna del museo civico. Inoltre, sempre nel 2023, ci siamo occupati di un altro edificio storico, ovvero villa Troillet, investendo 1 milione e mezzo di euro per mettere in sicurezza una struttura che oltretutto oggi ospita l’Omar. Inoltre al momento stiamo ristrutturando anche lo scalone di palazzo Bellini».

«E’ facilmente intuibile che esistano priorità, ma l’amministrazione non si è affatto dimenticata delle antiche mura – conclude il sindaco -. A riguardo abbiamo già uno studio di fattibilità, ma le cifre da investire sono importanti, dunque necessitiamo di un finanziamento che ci permetterebbe di consolidare le strutture coinvolte. Ci stiamo lavorando, come abbiamo sempre fatto ed è fuori dubbio che il patrimonio storico artistico della nostra città resti fondamentale per tutti noi».

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Paolo Pavone

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