Si erano paventate defezioni di massa, fughe dalla scuola, li avevano dipinti come una massa di assenteisti, fannulloni e anche un po’ codardi. Forti del loro stipendio sicuro, delle loro diciotto ore di cattedra, dei famigerati tre mesi di vacanza, sono stati spesso criticati, bistrattati, insultati e qualche volta anche aggrediti.
Invece sono là seduti in cattedra con davanti i ragazzi, a pochi metri. Sono tesi, nervosi, hanno paura, come tutti noi o quasi. Ma sono là. Io li vedo tutti i giorni, incrocio i loro sguardi preoccupati, scambio con loro qualche parola e qualche battuta. Io sono barricato nel mio ufficio, c’è uno sportello con uno spesso vetro, sono davanti al mio computer, potrei anche lavorare da casa e probabilmente lo farò.
Loro per adesso sono al fronte, perché la scuola non è un luogo come un altro e qualche rischio lo porta con sé. Tutti però finora sembrano molto responsabili, alunni, genitori, docenti. Ringraziate gli insegnanti dei vostri figli, questa volta se lo meritano.
Contro la violenza sulle donne in vista del grande evento del 24 novembre in piazza… Leggi di più
Carlo Teruzzi, direttore dell'associazione Dignitatis Personae di Domodossola, è il nuovo presidente del Cst Novara… Leggi di più
Cgil Novara e Vco ha dato il via il 25 aprile in piazza Duomo alle… Leggi di più
La settimana appena iniziata sarà contraddistinta dal passaggi di una perturbazione di moderata intensità nelle… Leggi di più
Un libro pubblicato da padre Marco Canali e Andrea Gilardoni. Verrà proclamato martire il 26… Leggi di più
La seconda edizione di ABCDono rivolta alle scuole primarie si concluderà al Broletto sabato 4… Leggi di più
Lascia un commento