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Università delle Tre età in mostra al Broletto: «Partecipare anche per stare insieme»

Sino a domenica 27 novembre nella Sala dell'Accademia si può visitare l'allestimento che comprende quasi trecento lavori di pittura, decorazione, modellatura, taglio e cucito realizzati dagli allievi che paertecipano ai corsi

Si potrà visitare sino a domenica 27 novembre (dalle 15.30 alle 18.30 i giorni feriali; 10.30 – 12.30 e 15.30 – 18.30 l’ultimo giorno festivo) con ingresso libero la mostra delle Attività di espressione artistica degli allievi dell’Università delle Tre età di Novara, ospitata nella Sala Accademia del complesso del Broletto.


Inaugurata sabato scorso, la rassegna – giunta alla sua 37a edizione – propone quasi trecento lavori, principalmente pittorici ma anche di decorazione, modellatura e sartoriali di taglio e di cucito appositamente realizzati per l’occasione da oltre un centinaio di “studenti”.


«Quella di oggi – ha detto la presidente dell’UniTre, Paola Turchelli – è una giornata che ci fa capire quanto desiderio, voglia, disponibilità e ricchezza ci sia in tutti coloro che partecipano a questi corsi e che hanno dato vita a questa grande mostra». Alle sue parole si sono aggiunte quelle del presidente del Consiglio comunale Edoardo Brustia, che nel portare il saluto dell’amministrazione, ha voluto ringraziare anche lui la curatrice Laura Cantoni «per il lavoro operoso, svolto con particolare dedizione, coordinando l’attività dei vari artisti. Questo è un momento importante per l’Università. L’importante è quello che viene fatto, in questa sala che fa parte del Broletto, la più raccolta e piacevole per esporre. A tutti, agli artisti e a chi li supporta, auguro di continuare, di non mollare mai».


Per il direttore Lorenzo Romano «questo è anche un momento di festa e di scoperta. Dico solo che oggi all’interno dell’UniTre abbiamo raggiunto il numero di ottanta corsi, riguardanti tutte le aree culturali possibili e con la presenza di docenti di alto livello. La più grande soddisfazione è quella di avere un pubblico di “studenti” che, contrariamente a quello giovanile, è desideroso di sapere, conoscere, arricchirsi, anche alla nostra età. Invece posiamo progredire nella nostra cultura, che serve soprattutto a noi come soddisfazione per capire il mondo che ci circonda».


Nel ringraziare allievi e insegnanti, Romano ha sottolineato infine «lo spirito che anima i nostri corsi, perché oltre a dipingere e imparare a disegnare, colorare, decorare, cucire, esiste una collaborazione fra le persone. Partecipare non solo per imparare, ma anche per stare insieme».

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Luca Mattioli

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