Un’occasione speciale per celebrare i dieci anni di “Casa Scalfaro”, la comunità-famiglia per anziani della Comunità di Sant’Egidio ospitata nella villetta di via Campagnoli donata dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro. Il convegno, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio di Novara, ha avuto come relatore d’eccezione l’Arcivescovo Vincenzo Paglia, fondatore e primo sacerdote di Sant’Egidio e, dal 2020, presidente della Commissione ministeriale per la riforma dell’assistenza agli anziani.
Paglia ha ricordato come, al momento della nomina, alcuni cardinali fossero contrari al suo incarico; fu Papa Francesco a chiedergli di non sottrarsi a quella responsabilità pubblica. Nella Commissione volle al suo fianco anche la scrittrice Edith Bruck, ebrea sopravvissuta ad Auschwitz, scelta per la sua testimonianza di cura: fino all’ultimo ha assistito in casa il marito malato di Alzheimer.
Da quel lavoro è nata la legge 33 del 2023, che oggi muove i primi passi attraverso una sperimentazione avviata nel Lazio. Una riforma ispirata dalla tragedia della pandemia, quando migliaia di anziani morirono soli. L’obiettivo è chiaro: tenere l’anziano il più possibile nella propria casa, evitando strappi dolorosi alle abitudini e agli affetti, e garantire sostegno anche quando non ci sono più familiari in grado di occuparsene, come avviene per alcune ospiti di Casa Scalfaro.
L’idea di avviare una sperimentazione anche a Novara è stata raccolta dal direttore generale dell’Asl, Angelo Penna, che ha risposto con disponibilità alle sollecitazioni di Paglia — che ironicamente si è definito «un anziano di 80 anni», pur con una verve e un’energia notevoli. Penna ha però evidenziato il nodo più critico del territorio: la carenza di medici di famiglia. Oggi sono 190, contro i 260 necessari, una situazione che rende difficile garantire una reale assistenza domiciliare.
A completare il quadro degli interventi sono stati Luciano Chiesa, presidente della Casa di Giorno “Don Aldo Mercoli”, impegnata nella promozione dell’invecchiamento attivo per circa 50 ospiti, e Paola Turchelli, presidente dell’Università della Terza Età, luogo di formazione e socialità per centinaia di anziani novaresi.
La serata, moderata da Daniela Sironi, storica leader di Sant’Egidio, si è svolta davanti a un pubblico numeroso che ha riempito l’Arengo del Broletto, confermando quanto il tema dell’invecchiamento e della cura sia oggi centrale per l’intera comunità.







