Una prima assoluta per il Teatro Coccia e un omaggio al grande Maestro Giacomo Puccini di cui quest’anno ricorrono i cento anni dalla morte. Venerdì 27 settembre alle 20.30 e domenica 29 alle 16 andrà in scena “La rondine”, un’opera che il teatro novarese ha coprodotto con l’Arena di Verona e che nella città di Romeo e Giulietta è andata in scena a febbraio.
«È la prima volta che “La Rondine” viene messa in scena al Teatro Coccia – ha spiegato la direttrice, Corinne Baroni, durante la presentazione -. Un titolo che non si vede molto spesso, ma che i teatri stanno iniziando a proporre e che nel nostro cartellone, in questo anno pucciniano, non poteva mancare. Il Coccia è capofila della produzione con l’Arena, ma quella che vedremo qui è interamente riallestita per il pubblico novarese. Inoltre non è stata prevista la terza recita del sabato sera perchè, tranne Gaetano Salas, gli altri artisti sono al loro debutto nel ruolo».
Anche il direttore, lo spagnolo Jordi Bernacer, che guiderà l’Orchestra Filarmonica Italiana: «Avevo già in programma questo titolo in Corea, poi è scoppiata la pandemia è tutto è stato sospeso, mi rifaccio qui a Novara – ha raccontato -. Una partitura appassionante e difficile con melodie che ricordano Ravel, Stravinsky e influenze che Puccini aveva assorbito dal suo viaggio negli Stati Uniti: nuove musiche che lui decostruisce per metterle nei suoi spartiti».
La regia è affidata a Stefano Vizioli che l’aveva già curata a Verona: «Sarà una rondine ambientata nel secondo Dopoguerra con una prevalenza di bianco e nero nel primo atto in netto contrasto con il secondo – ha specificato -. Per questo motivo abbiamo previsto un solo intervallo tra il secondo e il terzo. La produzione si rifà alla prima versione del 1917 per il Teatro di Montecarlo e che, rispetto a quelle successive, ha dei connotati più moderni: ci fa vedere una donna, una prostituta di alto bordo, che però, rispetto a Traviata, è in grado di scegliere da sola senza essere manipolata da qualche figura maschile. Una commedia agrodolce piena di malinconia che è la metafora della rondine: va verso l’amore ma poi deve tornare».
Tranne Galeano Salas che interpreta Ruggero, già ricoperto nell’allestimento a Verona, tutti gli altri interpreti sono al loro debutto: Magda Valentina Varriale, Lisette Nofar Veronica Yacobi, Prunier Enrico Casari (che ha sostituito all’ultimo), Rambaldo Marcello Rosiello (interprete a maggio di Cavalleria Rusticana e Pagliacci) Périchaud e Un maggiordomo Daniele Cusari che ha Novara era nel cast de La Rivale, Gobin è Sebastiano Cicciarella, Crébillon e Rabbonier sono interpretati da Giuseppe Matteo Serreli, Ivette e Georgette Vittoria Licostini (Accademia AMO), Bianca e Lolette Francesca Mercuriali (Accademia AMO), nel ruolo di Suzy e Gabrielle Caterina Dellaere.
Sul palco il Coro Sinfonico di Milano, guidato dal Maestro Massimo Fiocchi Malaspina. Tra i figuranti gli allievi della Scuola del Teatro Musicale – STM.
Coreografie di Pierluigi Vanelli, scene di Cristian Taraborrelli, costumi Angela Buscemi, light designer Vincenzo Raponi. In buca l’Orchestra Filarmonica Italiana.
In preparazione all’opera su Sipario Virtuale di Opera allo Specchio, sabato 21 Settembre alle 13, la consulente di stile Pier Ancora racconta con Corinne Baroni le sfaccettature del colore rosa, scelto come dresscode della produzione. Poi Parole all’Opera, rubrica di approfondimento della Stagione del Teatro Coccia: lunedì 23 Settembre alle 20 racconta l’opera Simone Di Crescenzo. Ultimo appuntamento Giovedì 26 settembre alle 21 con Opera tra le Righe a cura del gruppo Letto a Letto, che suggerisce la lettura di come avvicinamento all’opera La bellezza rubata di Laurie Lico Albanese.
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