«Tempo fa avevo scritto un racconto, mai pubbliccato se non come post su Facebook – racconta Barbaglia – che aveva come protagonisti Tito e Vittoria, che tra loro si chiamano Tichi e Vichi, diciottenni che vivono l’estate del loro primo bacio senza, alla fine, darselo davvero. Mesi dopo mi sono chiesto: ma questi due adolescenti che infanzia hanno avuto? E così è nata l’idea del nuovo libro».
Le ambientazioni sono quelle note sulle sponde del lago d’Orta: «Ho voluto che i nomi fossero quelli reali – continua – e con numerosi riferimenti a Rodari. I due bambini sono molto diversi tra loro: Tito è arrivato lì con la famiglia, è un secchione nato vecchio e noioso che parla solo con i numeri ed è appassionato di scacchi; Vittoria, nata e cresciuta a Miasino, è la classica peste furiosa e dispettosa che però si dedica alle cose noiose perchè nel suo paese non succede mai niente di divertente. Un giorno incontra Tito che le trasmette la passione per gli scacchi, unico punto di incontro tra i due. Decidono così di iscriversi a una gara che si tiene sull’isola, una gara per adulti alla quale non potrebbero partecipare, ma grazie a Nonno Ingranaggio, il classico vecchio di paese nonno di nessuno ma che tutti chiamamo nonno, riescono a infiltrarsi e a combinare un sacco di guai».
Un romanzo d’avventura, insomma, adatto a bambini e ragazzi di tutte le età che sarà presentato a Novara nel mese di novembre.
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