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Al Coccia in scena la comicità di Corrado e Camilla Tedeschi in “Partenza in salita”

Lo spettacolo teatrale andrà in scena mercoledì 1 marzo

Mercoledì 1 Marzo, alle 21 per la rassegna comica del Coccia, salirà sul palco Corrado Tedeschi accompagnato da sua figlia Camilla in uno spettacolo titolato “Partenza in salita”.

Per la prima volta Corrado Tedeschi salirà sul palcoscenico con una partner speciale, sua figlia Camilla. I due infatti fino ad ora non hanno mai recitato insieme e la commedia di Gianni Clementi, diretta dallo stesso Tedeschi insieme a Marco Rampoldi è l’occasione per padre e figlia di lavorare e calcare il palcoscenico per la prima volta insieme. Chi, imparando a guidare, non ha mai provato difficoltà nella partenza in salita? Capire la giusta sincronia fra il rilascio del freno a mano, della frizione e la giusta dose di accelerazione, quando si è alle prime armi, non risulta semplice. Come non è semplice affrontare il mare magnum della “Vita” per una ragazza di 18 anni appena compiuti. E se alle difficoltà proprie di un’età si aggiungono le incertezze e l’immaturità di un padre Peter Pan, improvvisato ed impaziente istruttore di guida, allora la miscela può diventare davvero esplosiva. L’ ora di lezione può diventare l’occasione per conoscersi davvero, forse per la prima volta. Fra crisi adolescenziali, scoperte allarmanti, altarini svelati… telefonate di amanti, scatti d’ira, risse sfiorate, bugie colossali, ma anche complicità,risate, tenerezze, momenti di commozione. La P, incollata con lo scotch sul lunotto posteriore, iniziale di Principiante… o forse di Padre…. O magari proprio di Padre Principiante!

SINOSSI

Dopo vari mesi di assenza per la tournée teatrale, Corrado si incontra con sua figlia Camilla: l’occasione per rivedersi è l’esame di scuola guida che la ragazza deve sostenere a breve e per il quale non è assolutamente preparata. Sarà quindi il padre ad aiutarla nella pratica con alcuni giri in città. Quello che Corrado ignora, però, è di non avere più a che fare con una bambina: il soprannome “Milla”, per esempio, non è più sopportato come un tempo dall’ormai donna che sta cercando di ottenere la patente. Lei, d’altra parte, non riesce ad accettare che il padre abbia un lavoro piuttosto impegnativo e possa rifarsi una vita dopo la separazione coniugale. L’inizio tra loro non è dei più esaltanti: frecciatine, battute al vetriolo e nervosismi sono alla base di questo contrasto evidente sotto ogni aspetto. Lui giocoso ed entusiasta, lei fredda e mai sorridente. Lui ascolta Giorgio Gaber, lei risponde con Gue Pequeno. Linguaggi diversi, modi di interpretare il mondo e le sue novità in maniera del tutto differente.

Eppure, dietro a questi approcci alla società tra loro opposti, si nascondono mentalità molto più simili di quanto loro stessi non vogliano immaginare: da qualcuno Camilla dovrà pur aver preso il carattere permaloso e l’ansia di fronte ai problemi della vita, ma anche la passione per il cinema e la spontaneità che le consente di avere la battuta sempre pronta.

L’esame di guida si conferma difficile come previsto, ma la preparazione di questo e i suoi ostacoli danno la possibilità a padre e figlia di conoscersi e aprirsi l’uno con l’altra come mai avevano fatto fino a prima, rivelando tante sfaccettature di loro stessi che entrambi ignoravano. E alla fine Camilla si scopre molto più matura di quanto non volesse dare a vedere: merito anche delle ninne nanne con cui è stata coccolata da piccola.

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