Dal 26 al 28 settembre 2025 Novara ospiterà la dodicesima edizione di ExpoRice, la manifestazione organizzata da ATL Terre dell’Alto Piemonte e Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, quest’anno rinnovata e arricchita dalla partnership con il Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola Dop e dalla collaborazione con il Comune di Novara. Un’edizione che accende i riflettori non solo sul riso, ma anche sul gorgonzola, due eccellenze che identificano la città e il territorio.
L’inaugurazione ufficiale è in calendario venerdì 26 settembre alle 16 al Salone Borsa con la premiazione del photocontest #risogorgonzola25 e l’installazione dell’opera temporanea dell’artista Raffaele Salvoldi.
Il cuore della manifestazione saranno i laboratori di analisi sensoriale sul riso a cura della Strada del Riso Piemontese di Qualità e le degustazioni guidate di gorgonzola dolce e piccante con ONAF e Consorzio Gorgonzola. Ampio spazio anche alla scuola di cucina: sabato con i Cuochi dell’Allegra Brigata (ore 10.30) e Giorgio Pintzas Monzani (ore 17.30); domenica con Corrado Lombardo (ore 10.30) e Gianpiero Cravero (ore 16).
Per tutta la durata dell’evento sarà attivo il mercato dei prodotti locali, arricchito dai vini del Consorzio Tutela Nebbioli dell’Alto Piemonte e da uno spazio street food. In programma inoltre escursioni in pullman, mostre fotografiche, talk, visite guidate teatralizzate ed esperienze immersive in risaia curate dall’Ente Risi. Tra gli eventi diffusi, spicca la cena rinascimentale al castello di Galliate.
La novità di ExpoRice Off
Per la prima volta ci sarà anche ExpoRice Off al Castello di Proh: sabato 27 settembre alle 19.30 osservazione delle stelle e buffet conviviale; domenica 28 mercatini, workshop, mostra di bonsai, visite guidate e paniscia. L’iniziativa è dedicata ad Alessandro Grazioli, scomparso a soli 26 anni: il ricavato sarà destinato a una borsa di studio per la ricerca sulle leucemie. Info sul sito del castello di Proh.
Le voci dei protagonisti
«Quest’anno celebriamo anche gli 80 anni del riso Carnaroli: il Piemonte è la terza regione italiana per numero di prodotti registrati, con 84 certificazioni e 12 Dop e Igp» ha ricordato Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio.
Raffaella Afferni, presidente di Atl, ha sottolineato: «Speriamo che questo evento possa contribuire a sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio Unesco, attesa a dicembre».
Per Cristina Stangalini, assessora al Commercio del Comune di Novara, «dalla nomina di Novara “Città del Formaggio” conferita da ONAF è nata la volontà di unire in un unico grande evento le due produzioni più identitarie del territorio: il riso e il gorgonzola».
Un settore in crescita, come ha ricordato Fabio Leonardi, del Cda del Consorzio Gorgonzola: «Novara produce il 70% del gorgonzola Dop. Negli ultimi 25 anni i volumi sono raddoppiati, oggi presidiamo supermercati e ristoranti di tutto il mondo. Tutte le aziende hanno investito e la leadership resta qui».
Infine, Maria Rosa Fagnoni, delegata Atl a Novara: «In dodici anni ExpoRice è cresciuta e oggi, grazie al gorgonzola, può fare un ulteriore salto di qualità. A mio avviso Novara ha tutte le carte per candidarsi a capitale del gorgonzola».
Uno sguardo oltre i confini
ExpoRice è senza dubbio una vetrina di primo piano per Novara. Ma la riflessione che emerge riguarda la prospettiva territoriale. La scorsa settimana a Vercelli è andato in scena Risò, tra l’altro collocato nel weekend in cui tradizionalmente si è sempre svolto ExpoRice. Due eventi simili, entrambi dedicati al riso, che finiscono per sovrapporsi e dividersi il pubblico.
Viene spontaneo chiedersi che senso abbia, in un territorio così omogeneo come l’Alto Piemonte, organizzare due manifestazioni parallele invece di immaginare un unico grande evento condiviso. Già i nomi degli enti promotori a Novara – Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte e Atl Terre dell’Alto Piemonte – evocano un’area che va oltre i confini provinciali. Allora perché fermarsi davanti al cartello che segna il cambio di provincia? Naturalmente un progetto unitario non può nascere da una sola parte: serve la volontà di tutti gli enti coinvolti…
Forse è tempo di mettere da parte vecchi e superati campanilismi e pensare a un progetto comune: unire le forze significherebbe avere più risorse, più pubblico, più capacità di attrazione turistica e culturale. E darebbe finalmente al riso la cornice territoriale che merita.