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Zan in piazza con il Pd. «Se non volete continuare a restare nel medioevo, votate Fonzo sindaco»

Nella serata di ieri il parlamentare primo firmatario del disegno di legge che porta in suo nome, ha parlato il piazza Puccini insieme al candidato sindaco del Partito Democratico

«Io ho subito violenze e discriminazioni e avevo paura ha fare coming out pensando che la mia famiglia mi rifiutasse. Per questo motivo bisogna cominciare dalla scuola dove va insegnata la valorizzazione di tutte le differenze. Il bullismo è un fenomeno molto grave e spesso i ragazzi non hanno vicino un adulto che dice loro quanto sono speciali. Io sono stato fortunato, ho avuto una maestra che mi diceva “sei speciale per quello che sei”. È facile per Salvini e Meloni dire “giù le mani dai bambini” quando poi seminano odio e discriminazione mettendo le persone le une contro le altre».

Nella serata di ieri, 29 settembre, il parlamentare Alessandro Zan, primo firmatario del disegno di legge che porta il suo nome contro l’omotransfobia, ha parlato in piazza Puccini di fronte una nutrita platea insieme al candidato sindaco Nicola Fonzo, all’onorevole Enrico Borghi e alla segretaria provinciale del Pd Ilaria Cornalba.

«Con la legge Zan non si tutelano solo le minoranze, ma tutte quelle persone che vanno difese per la propria condizione personale» ha aggiunto il parlamentare.

Fonzo ha invece annunciato una promessa nei confronti della comunità Lgtb: «Quando sarò sindaco mi farò promotore di iniziative per un housing sociale a disposizione dei ragazzi in difficoltà legate al proprio orientamento sessuale». Ha poi proseguito con considerazioni politiche: «Novara è molto più avanti rispetto a chi per cinque anni avrebbe dovuto governare: c’è più gente da noi che di là (riferendosi a piazza delle Erbe dove nello stesso momento era in corso il comizio del leader della Lega) dove si parla di odio e di nemici. Salvini è qui perché Canelli è in difficoltà e se lo perdono fra tre anni non avranno il candidato presidente in Regione. Non si può più permettere a questa banda di incapaci di restare a capo della città: la destra ha respinto tutte le nostre proposte in materia di diritti civili. Se non volete continuare a restare nel medioevo, votate Fonzo sindaco: non abbiamo paura di confrontarci e abbiamo la possibilità di invertire la rotta».

Cornalba ha ricordato «la negazione al Pride del patrocinio da parte del Comune» mentre Matteo Franco, vicepresidente di NovarArcobaleno ha affermato che «a Novara c’è un problema, ci vogliono invisibili e secondo loro non siamo meritevoli di vivere. Il ddl Zan è un inizio per una società più giusta».

Borghi, invece, riferendosi proprio al ddl che stamattina verrà discusso in Senato, ha dichiarato: «Per il Pd il tempo dei compromessi è finito: chiederemo al Senato di votare il testo così come arriva dalla Camera».

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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