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Export: Novara cresce grazie ad abbigliamento e alimentare. In affanno chimica e meccanica

Guardando ai principali mercati di sbocco, Germania e Francia si confermano i principali partner commerciali per tutte le realtà provinciali, con alcune importanti differenze a livello locale

Il valore delle esportazioni del territorio novarese è cresciuta nell’ultimo trimestre del 2023 (ultimi dati disponibili) secondo i numeri riportati dalla Camera di Commercio. La provincia di Novara, che esprime il 50,5% del valore delle esportazioni del Piemonte Orientale, registra un dato globale stazionario, pari al +0,4%, che discende dalle dinamiche poco brillanti dei settori trainanti, macchinari e chimica-plastica in primis, non compensate dai risultati positivi di alimentare e tessile-abbigliamento.

Il dato è frutto delle dinamiche eterogenee delle diverse specializzazioni produttive: in particolare il tessile abbigliamento, che rappresenta ben il 27,4% dell’export totale del quadrante, registra un aumento del +17,6% nel periodo gennaio-giugno. Anche l’industria alimentare che, nel complesso copre poco più del 10% della quota dell’export, ha visto un aumento del +10,5% del valore delle esportazioni. Di contro, alcuni settori rappresentativi della vocazione industriale del territorio appaiono in affanno. La produzione di macchinari, in particolare, che incide sul 20,7% dell’export totale, registra un rallentamento nel trend di crescita (+0,5%), così come il comparto chimico (quasi il 15% del valore globale delle esportazioni) che vede una leggera contrazione pari al -1,9%.

Il Verbano Cusio Ossola è la sola provincia a registrare una netta diminuzione percentuale, pari al -10,2% rispetto allo stesso periodo del 2022, a fronte di un peso sull’export del quadrante del 6,9%, con l’industria dei metalli in calo del -28,1%.

Allargando lo sguardo al contesto regionale e nazionale, la crescita complessiva dell’Alto Piemonte, pari a +3,1%, appare molto al di sotto della media totale piemontese (+15,6%) che, occorre sottolineare, è sostenuta dalla brillante performance del settore automotive torinese, e leggermente inferiore a quella italiana (+4,2%). Le vendite all’estero delle quattro province rappresentano complessivamente il 19,1% del totale delle esportazioni piemontesi.

Guardando ai principali mercati di sbocco, Germania e Francia si confermano i principali partner commerciali per tutte le realtà provinciali, con alcune importanti differenze a livello locale.

«Nel primo semestre 2023 il valore delle esportazioni registra risultati differenti nei territori che compongono il quadrante – ha commentato Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte -. Le cifre mostrano in particolare un rallentamento dell’export per alcuni settori strategici del nostro territorio, in particolare nel secondo trimestre dell’anno. Occorre considerare che il rallentamento di alcuni mercati, come quello tedesco, prima destinazione delle nostre vendite all’estero, impatta sulle imprese, a conferma delle profonde interdipendenze tra le economie internazionali. Sostenere l’apertura e la presenza all’estero delle realtà aziendali, specie di quelle meno strutturate e di più piccole dimensioni, supportando la ricerca di nuove opportunità e mercati, rappresenta uno degli ambiti di azione del sistema camerale» sottolinea Ravanelli «A questo proposito il nostro Ente ha promosso un ciclo di webinar gratuiti sulla partecipazione a gare internazionali, ancora in corso e con due appuntamenti nel mese di settembre, a cui seguirà, in autunno, un percorso formativo dedicato all’ambito doganale».      

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Paolo Pavone

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