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Arrivano i primi “diplomati” in Ospitalità contadina

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Arrivano i primi “diplomati” in Ospitalità contadina: si tratta di aziende che hanno seguito il corso, impostato sulla base di un format nazionale, di Maestro dell’Ospitalità contadina, organizzato da Terranostra con Inipa NordOvest per gli agriturismi di Campagna Amica di tutta la regione.

«L’obiettivo del corso è stato proprio quello di puntare a far crescere la qualità dell’accoglienza e ospitalità nelle strutture, legando cultura ed esperienze uniche di turismo, fondate sull’autenticità, sostenibilità e tradizione locale – spiega Francesca Toscani direttore di Coldiretti Novara Vco e Vercelli Biella -. In particolare ci siamo concentrati sull’identità dell’agriturismo, sulla comunicazione efficace dell’offerta agrituristica e sulla capacità di leggere il territorio per fare rete. In chiusura abbiamo analizzato gli elementi fondamentali per proporre un pacchetto vacanza. Per rispondere alle nuove esigenze dei viaggiatori sempre più attenti ai territori che visitano, occorre tornare al vero significato dell’agriturismo, un’azienda agricola che puntando sulla multifunzionalità, offre agli ospiti i propri prodotti, il meglio del territorio, e che riesce a trasmettere, in ogni aspetto, il valore di accogliere un ospite per raccontare e far vivere la storia e la tradizione di un luogo».

«Facciamo i complimenti ai due diplomati delle nostre province, Alessandro Remus dell’Agriturismo Cascina Donda in provincia di Biella e Roberto Bergamaschi della Tenuta Valtoppa di Sillavengo in provincia di Novara. Nella nostra regione – spiegano Sara Baudo presidente di Coldiretti Novara – Vco e Paolo Dellarole presidente di Coldiretti Vercelli Biella – il turismo rurale e l’ospitalità in campagna stanno dimostrando di poter ricoprire un ruolo fondamentale di volano per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio e, anche nel prossimo futuro quando questa emergenza sanitaria sarà passata, riteniamo che l’agriturismo saprà rispondere nel migliore dei modi alle esigenze dei viaggiatori attenti ai valori che le nostre strutture sanno trasmettere. Certo, l’emergenza sanitaria ha particolarmente colpito il comparto turistico ed i nostri agriturismi, azzerando le presenze anche degli stranieri, fondamentali per l’economia regionale. Guardare al futuro, però, continuando a formarsi e ad aggiornarsi, significa lungimiranza ed impegno ad offrire sempre il meglio agli ospiti che scelgono di sempre più questo tipo di vacanza esperienziale, nella natura, in Piemonte».

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