Una gestione singolare quella della commissione consiliare di ieri, 8 maggio, da parte del presidente Ezio Romano chiamato a governare la seduta in merito alla mozione presentata dal Partito Democratico sul Villaggio Dalmazia, un quartiere di Novara che merita tutta l’attenzione possibile da parte delle istituzioni che, invece, ieri hanno sembrato aver perso un’occasione per discutere in maniera seria e strutturata delle problematiche del rione.
Anziché parlare della visione dell’amministrazione e degli enti preposti all’erogazione dei servizi tra cui Atc e Acqua Novara e VCO, si è parlato per più di due ore di problematiche specifiche in quello che è parso un continuo scarico di responsabilità tra enti più che un ragionamento complessivo sulle necessità del quartiere.
Nel merito «i personaggi» di Acqua Novara Vco – così li ha definiti Romano – hanno elencato gli interventi nel quartiere segnalando che «la rete idrica funziona in modo regolare e non ci sono anomalie, con misurazioni in continuo che ci accertano una pressione media in linea con la carta dei servizi» e riportando gli interventi effettuati su alcuni contatori per aumentare la portata.
Dal canto suo il presidente di Atc Piemonte Nord, Marco Marchioni, pur sottolineando le verifiche da parte dei tecnici dell’Agenzia, ha precisato che «non abbiamo mai ricevuto segnalazioni del disservizio e Atc non è proprietaria dei condomini oggetto delle segnalazioni della mozione, quindi è onere dell’amministratore esterno farsi carico dei problemi dei condomini».
Sull’illuminazione pubblica è intervenuto l’assessore Rocco Zoccali segnalando come «i punti luce facevano parte dell’impianto vecchio di Enel, ma ora sono di proprietà comunale e rientrano nel progetto di riqualificazione energetica che porterà alla sostituzione di un impianto vetusto», ma precisando che le segnalazioni presentate nella mozione sono afferenti a punti luce che non sono di proprietà comunale. A quanto risulta nemmeno di Atc che ha precisato «per sopperire ad alcune problematiche è stato costituito un supercondominio amministrato da un amministratore unico che sta gestendo lo sfalcio del verde in maniera uniforme e probabilmente anche dei punti luce» che quindi sarebbero di competenza del supercondominio.
Sulla sicurezza nel quartiere l’assessore Luca Piantanida ha sottolineato come «se ci sono situazioni come quelle segnalate nella mozione bisogna anzitutto denunciare» ma anche che «dal mese di febbraio la Polizia locale ha iniziato un servizio appiedato per avere una presenza più capillare nei quartieri e nelle frazioni e questo servizio avviene regolarmente anche al Villaggio Dalmazia». Nella discussione sulla sicurezza sono rientrate anche le occupazioni abusive che sono 36 in tutta la città, di cui nessuna nel quartiere del Villaggio, secondo quanto riportato da Marchioni che ha parlato anche degli interventi di recupero degli appartamenti murati.
Dopo più di due ore di discussione sui singoli episodi e sulle singole segnalazioni, la discussione, non senza fatica, ha iniziato a svilupparsi intorno alla necessità da parte dell’amministrazione e delle istituzioni coinvolte di farsi parte attiva di un ragionamento complessivo sul quartiere. Ad aprire la discussione è stata la prima firmataria della mozione, la dem Milù Allegra che ha sottolineato come «le risposte tecniche lasciano il tempo che trovano. Il punto è aver acceso un focus su quella zona di città in cui le responsabilità sono varie e molteplici e dedicare attenzione ai quartieri periferici in collaborazione con tutti gli enti». Ad Allegra ha risposto Marchioni che ha sottolineato come «la luce sul quartiere è accesa da tempo e Atc si è fatta parte attiva per sollecitare amministratori esteri a fare il proprio dovere. Noi ci possiamo fermare lì e interveniamo dove possibile. Se si lavora insieme siamo contenti, ma non ci sono solo segnalazioni del PD».
Il consigliere Mattia Colli Vignarelli ha attaccato la gestione della commissione da parte del presidente: «Serve maggiore preparazione quando affrontiamo questi argomenti. Le commissioni vanno preparate, questa mozione è stata presentata e sono partite segnalazioni. Obiettivo raggiunto, il problema è capire come noi oggi qui potevamo essere utili rispetto a questo tema» e ha aggiunto «serve una cultura nuova della cura che deve vedere protagonisti i cittadini, i residenti di quelle aree».
Sulla stessa linea la collega Cinzia Spilinga che ha ribadito «questo luogo in cui si sono seduti attori che hanno a cuore quel quartiere, troppo spesso portato come bandiera, è Importante perché così ognuno si sente responsabile per la sua parte di competenza. Non vale dire che se non si interviene perché non arrivano le segnalazioni, serve capire come coinvolgere i cittadini e farli sentire parte attiva». Per questo motivo la consigliera Sara Paladini ha chiesto «un aggiornamento tra un mese, in maniera tale da verificare se gli interventi riportati oggi hanno funzionato».
Solo al termine della commissione, l’assessora si Servizi sociali, Teresa Armienti, che ha cercato per lungo tempo di intervenire, ha potuto dichiarare che «il Comune ha partecipato a un bando da circa 1 milione di euro per la riqualificazione del Villaggio Dalmazia. Un progetto intersettoriale che mira a risolvere una serie di problematiche e che coinvolgerà i cittadini del quartiere, l’oratorio e alcuni ragazzi che potranno riprogettare delle aree».
Una notizia che sembra aprire uno spiraglio per un ragionamento ad ampio respiro sulla zona del quartiere e che, secondo l’assessora Elisabetta Franzoni «è sintomo del fatto che l’amministrazione è protagonista della pianificazione e non si limita a fare l’erogatore di servizi, altrimenti non avremmo partecipato a questo bando» di cui per ora non sono noti gli esiti. Il Comune aveva già partecipato a un bando sulla riqualificazione del Villaggio Dalmazia nell’ambito del Pnrr per il quale, però, non aveva ricevuto finanziamenti.
Ciò che è certo è che la commissione di ieri pomeriggio poteva essere gestita in tutt’altra maniera per rendere giustizia alle legittime rivendicazioni di un quartiere sempre più in difficoltà.