Vendeva «mousse super» ma non era un dolce: patteggia 3 anni per droga

Le indagini era state effettuate dalla Squadra mobile della Questura

Girava per la città muovendosi a bordo di uno scooter, probabilmente per essere più celere nelle consegne. Dopo una segnalazione dell’uomo come possibile fornitore di droga, la polizia ha effettuato una perquisizione nella sua abitazione, e i sospetti hanno trovato conferma: gli agenti, infatti, sono riusciti a trovare oltre mezzo chilo di stupefacenti e altro materiale legato all’attività di spaccio.

Per quel controllo risalente al 9 febbraio scorso D.V., operaio di 47 anni residente a Novara, in tribunale ha scelto di patteggiare 3 anni e 2 mesi di reclusione e 16 mila euro di multa. E’ arrivato a processo con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. I poliziotti della Squadra Mobile lo hanno intercettato non distante dal palazzo in cui abita, nel rione di Sant’Antonio.

Nel corso delle verifiche nel suo appartamento, e anche nel bauletto dello scooter da lui utilizzato, sono stati trovati e sequestrati 100 grammi di cocaina e 500 di hashish in sacchetti di cellophane con scritta «Mousse super», un bilancino elettronico di precisione, materiale per preparare le dosi e circa 500 euro in contanti.

Secondo quanto emerso dagli elementi raccolti dagli investigatori, l’uomo aveva iniziato l’attività di vendita al dettaglio grazie a incontri di pochi istanti concordati via cellulare col cliente che gli chiedeva lo stupefacente: bastava un messaggio con indicazione del tipo e della quantità richiesta. Successivamente avveniva la consegna per strada o sotto casa.

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Vendeva «mousse super» ma non era un dolce: patteggia 3 anni per droga

Le indagini era state effettuate dalla Squadra mobile della Questura

Girava per la città muovendosi a bordo di uno scooter, probabilmente per essere più celere nelle consegne. Dopo una segnalazione dell’uomo come possibile fornitore di droga, la polizia ha effettuato una perquisizione nella sua abitazione, e i sospetti hanno trovato conferma: gli agenti, infatti, sono riusciti a trovare oltre mezzo chilo di stupefacenti e altro materiale legato all’attività di spaccio.

Per quel controllo risalente al 9 febbraio scorso D.V., operaio di 47 anni residente a Novara, in tribunale ha scelto di patteggiare 3 anni e 2 mesi di reclusione e 16 mila euro di multa. E’ arrivato a processo con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. I poliziotti della Squadra Mobile lo hanno intercettato non distante dal palazzo in cui abita, nel rione di Sant’Antonio.

Nel corso delle verifiche nel suo appartamento, e anche nel bauletto dello scooter da lui utilizzato, sono stati trovati e sequestrati 100 grammi di cocaina e 500 di hashish in sacchetti di cellophane con scritta «Mousse super», un bilancino elettronico di precisione, materiale per preparare le dosi e circa 500 euro in contanti.

Secondo quanto emerso dagli elementi raccolti dagli investigatori, l’uomo aveva iniziato l’attività di vendita al dettaglio grazie a incontri di pochi istanti concordati via cellulare col cliente che gli chiedeva lo stupefacente: bastava un messaggio con indicazione del tipo e della quantità richiesta. Successivamente avveniva la consegna per strada o sotto casa.

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