Un nuovo supermercato in corso Risorgimento?

Una rotonda in corso Risorgimento come “avamposto” per l’insediamento di un nuovo supermercato? E’ il tema che ha calamitato l’attenzione nel corso di gran parte della II commissione consiliare nella mattinata di ieri, lunedì 20 aprile. Il tutto è nato da una proposta di delibera presentata dall’assessore all’Urbanistica, Elisabetta Franzoni, che prevede un piccolo adeguamento al Prg per la realizzazione di una rotonda in corso Risorgimento all’altezza di via Fregonara. Scopo? Consentire l’accesso al terreno di proprietà privata situato a destra della carreggiata in direzione Vignale dove dovrebbe trovare spazio un insediamento commerciale di media entità. Sulla realizzazione della variante ci sarebbe già l’ok della polizia municipale per quanto riguarda l’aspetto viabilistico, anche se il comando si riserverà un parere definitivo al momento della stesura del progetto esecutivo.

 

 

Un insediamento, dunque, ma di che tipo? Né l’esponente della giunta né i professionisti del Comune sono stati in grado di fornire precisazioni. Tanto è bastato per innestare uno scontro politico: «Al momento – ha cercato di spiegare Franzoni – si tratta unicamente di un atto formale, propedeutico alla successiva operazione. Di sicuro la realizzazione di una rotatoria avrà la funzione di rendere più fruibile il traffico in entrata e in uscita da questo nuovo insediamento, garantendo quelle condizioni di sicurezza che non sarebbero sufficienti con un semplice incrocio. Teniamo presente che il Prg vigente prevede una destinazione d’uso dell’area di tipo “misto”».

Poiché di un nuovo supermercato si parla, sono stati gli esponenti del Pd a non giudicare positivamente l’intera operazione: «Vogliamo capire se la volontà di questa amministrazione è quella di aprire un altro supermercato quando ormai la città è satura – ha detto l’ex sindaco Andrea Ballaré -. Dovete essere più trasparenti. Si tratta di un atteggiamento poco elegante». Con lui, con sfumature diverse, hanno parlato anche i colleghi Rossano Pirovano, Nicola Fonzo e Sara Paladini, oltre ai pentastellati Mario Iacopino e Cristina Macarro.

Parlando di «scelta legittima» ha replicato Franzoni, supportata da Arduino Pasquini, Tiziana Ongari («Non vedo come questi insediamenti possano penalizzare il commercio di prossimità») e Valter Mattiuz («Non possiamo andare contro un atto inattaccabile dal punto di vista giuridico. Si potrebbe rivedere il Prg, ma non è l’oggetto di questa proposta di delibera».

Per Daniele Andretta «se dei privati vogliono investire significa che il mercato offre ancora degli spazi». Ancora più politici gli interventi conclusivi di Paladini («In questa città le uniche iniziative continuano a giungere da privati») e Pirovano: «Da parte di questa amministrazione manca un controllo urbanistico della città e sulle politiche del territorio». Per Fonzo, infine, «occorre uscire da certi alibi. Spetta a chi amministra decidere se una cosa si può fare o meno».

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Luca Mattioli

Luca Mattioli

Una risposta

  1. Condivido pienamente le nuove aperture da parte dei privati sul nostro territorio, è un forte stimolo alla crescita, della nostra organizzazione e struttura cittadina, solo a pensare che la grande distribuzione in questo difficile momento COVID 19, hanno salvato la vita, poi sarà l’offerta è per ogniuno di noi la propria tasca a fare il seguito.
    L’urbanistica deve solo aiutare il cittadino ad agevolare il percorso.
    Buon lavoro a tutti

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Un nuovo supermercato in corso Risorgimento?

Una rotonda in corso Risorgimento come “avamposto” per l’insediamento di un nuovo supermercato? E’ il tema che ha calamitato l’attenzione nel corso di gran parte della II commissione consiliare nella mattinata di ieri, lunedì 20 aprile. Il tutto è nato da una proposta di delibera presentata dall’assessore all’Urbanistica, Elisabetta Franzoni, che prevede un piccolo adeguamento al Prg per la realizzazione di una rotonda in corso Risorgimento all’altezza di via Fregonara. Scopo? Consentire l’accesso al terreno di proprietà privata situato a destra della carreggiata in direzione Vignale dove dovrebbe trovare spazio un insediamento commerciale di media entità. Sulla realizzazione della variante ci sarebbe già l’ok della polizia municipale per quanto riguarda l’aspetto viabilistico, anche se il comando si riserverà un parere definitivo al momento della stesura del progetto esecutivo.     Un insediamento, dunque, ma di che tipo? Né l’esponente della giunta né i professionisti del Comune sono stati in grado di fornire precisazioni. Tanto è bastato per innestare uno scontro politico: «Al momento - ha cercato di spiegare Franzoni - si tratta unicamente di un atto formale, propedeutico alla successiva operazione. Di sicuro la realizzazione di una rotatoria avrà la funzione di rendere più fruibile il traffico in entrata e in uscita da questo nuovo insediamento, garantendo quelle condizioni di sicurezza che non sarebbero sufficienti con un semplice incrocio. Teniamo presente che il Prg vigente prevede una destinazione d’uso dell’area di tipo “misto”». Poiché di un nuovo supermercato si parla, sono stati gli esponenti del Pd a non giudicare positivamente l’intera operazione: «Vogliamo capire se la volontà di questa amministrazione è quella di aprire un altro supermercato quando ormai la città è satura - ha detto l’ex sindaco Andrea Ballaré -. Dovete essere più trasparenti. Si tratta di un atteggiamento poco elegante». Con lui, con sfumature diverse, hanno parlato anche i colleghi Rossano Pirovano, Nicola Fonzo e Sara Paladini, oltre ai pentastellati Mario Iacopino e Cristina Macarro. Parlando di «scelta legittima» ha replicato Franzoni, supportata da Arduino Pasquini, Tiziana Ongari («Non vedo come questi insediamenti possano penalizzare il commercio di prossimità») e Valter Mattiuz («Non possiamo andare contro un atto inattaccabile dal punto di vista giuridico. Si potrebbe rivedere il Prg, ma non è l’oggetto di questa proposta di delibera». Per Daniele Andretta «se dei privati vogliono investire significa che il mercato offre ancora degli spazi». Ancora più politici gli interventi conclusivi di Paladini («In questa città le uniche iniziative continuano a giungere da privati») e Pirovano: «Da parte di questa amministrazione manca un controllo urbanistico della città e sulle politiche del territorio». Per Fonzo, infine, «occorre uscire da certi alibi. Spetta a chi amministra decidere se una cosa si può fare o meno».

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